23 Aprile 2024

Corruzione, arrestato per tangenti il sindaco di Ischia Ferrandino. Nei guai D’Alema

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Giuseppe Ferrandino
Il sindaco di Ischia Giuseppe “Giosi” Ferrandino

Il sindaco di Ischia, Giuseppe “Giosi” Ferrandino (Pd), e altre 9 persone, tra cui dirigenti del colosso delle cooperative Cpl Concordia, sono state arrestate dai Cc nell’ambito di un’inchiesta della procura di Napoli su presunte tangenti pagate per la metanizzazione dei comuni dell’isola campana. Alla luce un sistema di corruzione basato sulla costituzione di fondi neri in Tunisia da parte della modenese Cpl Concordia, con cui retribuire pubblici ufficiali per ottenerne i “favori” nell’aggiudicazione di appalti.

La stipula fittizia di due convenzioni nell’albergo della famiglia, per un totale di 330 mila euro; l’assunzione come consulente del fratello e almeno un viaggio in Tunisia: sarebbe stato questo, secondo l’accusa, il “prezzo” pagato dalla Cpl per la corruzione del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, finito in manette nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli condotta dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente. Secondo l’accusa Ferrandino “era diventato una sorta di factotum al soldo della Cpl”.

GLI ARRESTATI

In carcere, su disposizione del gip Amelia Primavera, sono finiti – oltre al sindaco di Ischia – il fratello di questi, Massimo Ferrandino, il responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo Cpl Concordia Francesco Simone, l’ex presidente Roberto Casari (andato in pensione il 30 gennaio scorso, ma secondo l’accusa ancora ‘regista’ degli affari della cooperativa), il responsabile commerciale dell’area Tirreno Nicola Verrini, il responsabile del nord Africa Bruno Santorelli, il presidente del consiglio di amministrazione della Cpl distribuzione Maurizio Rinaldi e l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico. Arresti domiciliari, invece, per il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Ischia Silvano Arcamone, mentre per Massimo Continati e Giorgio Montali, rispettivamente direttore amministrativo e consulente esterno della Cpl, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Giuseppe Ferrandino durante le europee 2014
Giuseppe Ferrandino durante le europee 2014

La Cpl Concordia, con sede a Concordia sulla Secchia, nel Modenese, è una cooperativa storica, nata nel 1899. Negli atti dell’inchiesta viene definita una “tra le più antiche cosiddette ‘cooperative rosse'”. Opera a livello internazionale, con 1.800 addetti e 70 società controllate e collegate in tutto il mondo e un fatturato consolidato di 461 milioni nel 2014. Si tratta di un gruppo cooperativo cosiddetto “multiutility” che si occupa di energia in tutti i suoi aspetti: dall’approvvigionamento e distribuzione alla vendita e contabilizzazione di gas ed elettricità, alla produzione mediante sistemi tradizionali o impianti rinnovabili. L’attuale presidente è Mario Guarnieri.

CHI E’ FERRANDINO

L’ingegner Giosi Ferrandino, Pd, aveva tentato il grande salto candidandosi per uno scranno a Strasburgo alle scorse elezioni europee 2104, circoscrizione meridionale. Non venne eletto ma ottenne un risultato lusinghiero con 82.266 voti. Il suo motto era “We want a better Europe, not more Europe”, per “riportare, insieme, la sua isola e tutto il Meridione nel cuore dell’Europa”. Il 6 maggio 2012 Ferrandino venne eletto sindaco di Ischia con percentuali bulgare, il 70.57 percento. Lo scorso anno aveva tagliato inaugurato a Ischia l’Osservatorio sulla legalità, istituito dal Comune di cui è sindaco con il patrocinio morale del Ministero della Giustizia.

CHI E’ CPL CONCORDIA

La CPL Concordia, con sede a Concordia sulla Secchia, nel Modenese – al centro dell’inchiesta della procura di Napoli sulle presunte tangenti per la metanizzazione dell’isola d’Ischia – è una cooperativa storica, nata nel 1899. Negli atti dell’inchiesta viene definita una “tra le più antiche cosiddette ‘cooperative rosse'”. Opera a livello internazionale, con 1.800 addetti e 70 società controllate e collegate in tutto il mondo e un fatturato consolidato di 461 milioni nel 2014. Si tratta di un gruppo cooperativo cosiddetto “Multiutility” che si occupa di energia in tutti i suoi aspetti: dall’approvvigionamento e distribuzione alla vendita e contabilizzazione di gas ed elettricità, alla produzione mediante sistemi tradizionali o impianti rinnovabili. L’attuale presidente è Mario Guarnieri. Il precedente, Roberto Casari, arrestato stamani, era andato in pensione il 30 gennaio scorso.

I PM SOSPETTANO RAPPORTI CON LA CAMORRA

I dirigenti della Cpl Concordia – secondo i magistrati – avrebbero fatto “sistematico ricorso ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione che li ha portati ad accordarsi non solo con i sindaci, gli amministratori locali e i pubblici funzionari, ma anche con esponenti della criminalità organizzata casertana e con gli amministratori legali a tali ambienti criminali”.

DALLE CARTE SPUNTA IL NOME DI MASSIMO D’ALEMA

Dagli atti dell’inchiesta emerge che la potente coop rossa finanziava la fondazione Italiani Europei di Massimo D’Alema (come Lupi, non indagato). In una intercettazione viene captato Francesco Simone, uno degli arrestati, mentre chiama in causa Massimo D’Alema sottolineando la necessità di “investire negli Italiani Europei dove D’Alema sta per diventare Commissario Europeo”. D’Alema, secondo Simone “mette le mani nella merda come ha già fatto con noi ci ha dato delle cose”. Nelle carte anche presunti bonifici della Coop verso Italiani Europei, l’acquisto di cinquecento copie del libro “Non solo euro” e duemila bottiglie di vino prodotte dall’azienda vinicola riconducibile allo stesso leader politico. Lo ammette lo stesso Simone agli inquirenti.

LA REAZIONE DI D’ALEMA: “RAPPORTI TRASPARENTI. INTERCETTAZIONI SCANDALOSE”

“Certamente – afferma D’Alema dopo che il suo nome è comparso sulle agenzie – ho rapporti con CPL Concordia, ma è un rapporto del tutto trasparente, che non ha comportato né la richiesta da parte loro né la messa in opera da parte mia di illeciti di nessun genere: non ho avuto alcun regalo e nessun beneficio personale. La diffusione – prosegue – di notizie e intercettazioni che non hanno alcuna attinenza con le vicende giudiziarie di cui si occupa la procura di Napoli è scandalosa e offensiva”, aggiunge D’Alema, facendo sapere che è pronto a querelare e difendersi in ogni sede.

LUSETTI (LEGACOOP): NON DIFENDEREMO NESSUNO

Il presidente di Legacoop Mauro Lusetti: La posizione dopo gli arresti alla Cpl Concordia, per il presidente “è quella di sempre: rispettiamo le scelte della magistratura, ci auguriamo che queste indagini siano completate al più presto”. “le responsabilità, se mai venissero accertate, sono personali. Noi, se lo saranno, come sempre ci porremo sul versante della legalità e non proteggeremo nessuno”.

DI MAIO (M5S): “ARRESTATO PD DEL GIORNO”

Caustico Luigi Di Maio (M5S) che sulla vicenda titola un post: “L’arrestato Pd del giorno”.
“Il Pd – spiega il vicepresidente della Camera – non vuole fare una legge anticorruzione perché se oggi gliene arrestano uno al giorno domani gliene arresterebbero uno al minuto”.


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