Democratici e progressisti, dalla Calabria guerra sul nome

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Scotto, Speranza e Rossi di Democratici e Progressisti
Scotto, Speranza e Rossi di Democratici e Progressisti

Una lettera di diffida a usare il nome “Democratici e progressisti” è stata inviata questa mattina agli uffici di Camera e Senato dagli esponenti Pd Ernesto Carbone, Ferdinando Aiello e Giuseppe Giudiceandrea.

I tre rivendicano di aver presentato la lista per il Pd in Calabria nel 2014 (era a sostegno della candidatura di Oliverio) e perciò il loro legale – nella lettera di cui abbiamo potuto prendere visione – invita “a modificare la denominazione del gruppo degli ex Pd “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista” e si riserva di ricorrere in ogni sede alle autorità giudiziarie.

Il nome “Democratici e progressisti” era stato scelto dagli “scissionisti” del Pd nazionale dopo la spaccatura dell’altro giorno nel partito di Renzi. Speranza, Scotto, Rossi e altri hanno creato un nuovo gruppo in parlamento che raccoglie 37 membri alla Camera, 14 al Senato. A Montecitorio dei trentasette 20 sono ex Pd e 17 ex Sel.