Tenta il suicidio detenuto calabrese al 41bis

Carlomagno

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Il carcere di Tolmezzo
Il carcere di Tolmezzo

TOLMEZZO (UDINE) – Un detenuto di origini calabresi da poco sottoposto al regime penitenziario del 41 bis ha tentato di uccidersi nella sua cella del carcere di Tolmezzo (Udine) ed è stato salvato dall’intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nel penitenziario.

Lo rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe). “Negli ultimi 20 anni – sottolinea Donato Capece, segretario generale del sindacato – le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila tentati suicidi e impedito che quasi 168mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.

“Il dato oggettivo è che la situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata!”, dice Capece. “Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati”.

L’ultimo suicidio in ordine è avvenuto nei giorni scorsi nel carcere Regina Coeli a Roma, dove un detenuto bosniaco si è impiccato. Dall’inzio dell’anno sono 11 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane.