Primo Maggio, Azione Identitaria: Da cinici festeggiare la morte del lavoro

Carlomagno

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striscione 1 maggio Azione identitariaNella notte i militanti di Azione Identitaria hanno affisso uno striscione, sul Corso Numistrano di Lamezia Terme, recante la scritta: “Ma quale festività, disoccupazione e suicidi le tragiche realtà”.

“Ciò per ricordare, – spiega una nota del movimento – alle istituzioni politiche ed a tutto il mondo sindacale, che la giornata del Primo maggio, piuttosto che un giorno di festa dedicata al lavoro, dovrebbe rappresentare un momento di intensa riflessione prendendo coscienza della realtà che ci circonda in cui proprio il lavoro appare come un vero e proprio miraggio.

E’ di qualche giorno fa – prosegue la nota – il dato che vede la Calabria, appunto, registrare il maggior tasso di disoccupazione giovanile nella zona Euro ed, accanto a questo, si deve inserire l’altro drammatico punto che parla di una percentuale molto alta di quarantenni e cinquantenni che, dopo aver perso il lavoro, versano nella disperazione più assoluta ed ogni anno tra questi si verificano anche tragici episodi di suicidi.

Dal canto suo il Governo italiano, di qualunque schieramento esso sia, non fa nulla per arginare questa triste e drammatica realtà ma contribuisce, anzi, con le sue politiche pro-immigrazione e di ossequiosa obbedienza ad enti sovranazionali, ad aumentarne la gravità. Accanto alla politica anche i sindacati, Cgil-Cisl-Uil in particolare, sono riusciti a superarsi trasformando questa pseudo festa in una sorta di Peana per il fenomeno immigrazione.

Non riusciamo proprio a comprendere – viene sottolineato – cosa ci sia da festeggiare dinanzi a percentuali altissime di disoccupazione, segnale evidente, questo, di un’Italia sempre più allo sbando, figlia di un sistema liberale e capitalista dominato dal potere economico e finanziario delle banche che, attraverso i diktat imposti al governo, stringe il cordone attorno alle famiglie con inique tasse ed una elefantiaca burocrazia che soffoca anche tutti quegli imprenditori che alla fine sono costretti a chiudere le loro aziende.

Considerando, dunque, tale drammatica realtà Azione Identitaria invita – concludono i militanti di Azione identitaria – nella giornata del 1 maggio, tutti a riflettere e soprattutto a prendere coscienza del drammatico futuro che ci stanno costruendo”.