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La Procura antimafia di Reggio Calabria ha disposto il sequestro probatorio della casa, della barca e del telefono cellulare di Giovanni Aiello, l’ex poliziotto della Mobile di Palermo conosciuto come “Faccia da mostro”, deceduto ieri mattina sulla spiaggia di Montauro, Catanzaro.
Il provvedimento è stato disposto dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo titolare dell’inchiesta “‘Ndrangheta stragista” che vedeva coinvolto lo stesso Aiello già sottoposto a perquisizione lo scorso 24 luglio.
Si tratta di un sequestro probatorio in attesa degli esiti dell’autopsia disposta dalla Procura di Catanzaro. Gli accertamenti degli uomini della Squadra mobile sono proseguiti fino a tarda notte. Gli investigatori hanno raccolto anche la testimonianza della moglie di Aiello. Nell’attesa che venga effettuato l’esame autoptico, il corpo di Aiello si trova nel policlinico universitario di Catanzaro.
L’uomo era tornato recentemente alla ribalta nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Reggio su rapporti tra ‘ndrangheta e cosa nostra ai tempi in cui vi è stata la stagione delle stragi, agli inizi degli anni ’90. I pentiti di mafia avrebbero indicato l’ex agente come un uomo al servizio della mafia. Lui, però, si era sempre dichiarato estraneo alle accuse. Poi fu prosciolto. Aiello, il cui nomignolo “faccia da mostro” deriva da una cicatrice in faccia, aveva 71 anni.