‘Ndrangheta, chiesto l’ergastolo per Nicolino Grande Aracri

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
'Ndrangheta al Nord, chiesto l'ergastolo per Nicolino Grande Aracri
Nicolino Grande Aracri

Ergastolo per Nicolino Grande Aracri. E’ questa la richiesta di condanna avanzata dai pm della Dda, Vincenzo Capomolla e Domenico Guarascio per il boss di Cutro nell’ambito del processo Kiterion che si sta svolgendo con rito abbreviato davanti al gup distrettuale di Catanzaro, Carlo Saverio Ferraro.

Per gli altri imputati l’accusa ha chiesto 18 anni per Francesco Lamanna, Alfonso Diletto (16 anni) e Romolo Villirillo (10 anni). Sono quattro nomi ben noti in Calabria, ma con ramificazioni in Emilia Romagna (Reggio Emilia). Sono state chieste 25 condanne per 295 anni di carcere.

Le richieste sono arrivate ieri in serata al termine della requisitoria con la quale i magistrati della Dda hanno ricostruito l’indagine che a fine gennaio 2015 portò all’esecuzione di 46 ordinanze di custodia cautelare e che smantellò la cosca Grande Aracri in contemporanea con la più imponente operazione “Aemilia” eseguita in Emilia Romagna.

Per l’operazione Kiterion a conclusione delle indagini gli indagati diventarono 52. Di questi vennero rinviati a giudizio 46 persone e ben 30 di loro hanno chiesto il processo in rito abbreviato.

I 30 imputati che si sono sottoposti al processo con rito abbreviato sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, violazioni di leggi in materia di armi, omicidio, ricettazione, estorsioni, danneggiamenti, turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza mediante violenza o minaccia, usura, rapina; tutte condotte aggravate dall’aver agito con metodi mafiosi.

Accuse gravissime per le quali i magistrati, in una requisitoria durata fino a tarda sera, hanno scandagliato le posizioni di ogni imputato. Capomolla e Guarascio, si sono dati il cambio parlando tre ore ciascuno nel corso di un’udienza iniziata a mezzogiorno.

Particolare attenzione è stata posta dai magistrati sulle posizioni relative all’omicidio a Cutro del boss Antonio Dragone (che segnò la fine della sua cosca) per il quale sono accusati, quali mandanti, Nicolino ed Ernesto Grande Aracri ed Angelo Greco indicato come uno degli esecutori materiali del delitto.

Proprio nei loro confronti, nonostante il rito in abbreviato preveda uno sconto di un terzo della pena, i pm hanno chiesto al gup comunque tre condanne all’ergastolo. Ora la parola passa alle difese.