Narcotraffico, altri quattro arresti nell’inchiesta Santa Fè

Carlomagno

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Narcotraffico, altri quattro arresti nell'inchiesta Santa FèIl nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro – sezione Goa del Gico ha dato esecuzione ai provvedimenti di custodia cautelare, tre in carcere ed uno ai domiciliari, richiesti dalla Dda, nei confronti di quattro soggetti della Piana di Gioia Tauro.

Si tratta di Beniamino De Santo, 31 anni; Alessandro Mazzullo, 33; Rosario Rao, 35 e Giuseppe Tirintino, 38.

I destinatari della misura cautelare erano stati indagati nell’ambito dell’operazione antidroga denominata Santa Fè 2013, condotta dalla sezione Goa del Gico di Catanzaro e dallo Scico della Guardia di Finanza di Roma, in sinergia con la Dea americana e con la Guardia Civil spagnola. L’attività aveva consentito di sgominare un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti e di sequestrare oltre quattro tonnellate di cocaina purissima.

Il filone italiano dell’inchiesta Santa Fè, in particolare, aveva evidenziato contatti, alleanze e collaborazioni tra gruppi criminali della locride e quelli dell’area tirrenica.

L’organizzazione avrebbe avuto quali principali promotori Francesco Di Marte, Antonio Femia, Nicodemo Fuda e i fratelli Vincenzo e Giuseppe Alvaro, ritenuti punti di riferimento e capisaldi storici del narcotraffico internazionale nella piana di Gioia Tauro, nella locride e nel versante tirrenico aspromontano.

I fratelli Alvaro, in particolare, grazie ai loro numerosi contatti con operatori portuali ritenuti al soldo del sodalizio, erano in grado di pianificare il recupero dello stupefacente occultato all’interno di containers trasportati sulle navi cargo in arrivo in vari porti italiani.

Dopo le dichiarazioni di due indagati che hanno deciso di collaborare con la giustizia, sono emersi ulteriori dinamiche del sodalizio criminale in relazione a fatti per i quali il gip, che si era pronunciato in precedenza, non aveva ritenuto sussistere un’evidenza indiziaria tale da accogliere la richiesta di applicazione della misura cautelare nei confronti di alcuni soggetti.

Gli ulteriori e più circostanziati elementi conoscitivi derivanti dalle predette deposizioni testimoniali, suffragati dai relativi riscontri svolti dalle Fiamme Gialle, consentivano al gip di Reggio Calabria di accogliere la misura cautelare richiesta nei confronti dei quattro soggetti tratti in arresto nei giorni scorsi dai finanzieri di Catanzaro.