La prefettura: Nessun inquinamento a Calalonga di Montauro

Carlomagno

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Esperti al lavoro sulla spiaggia di Calalonga a Montauro
Esperti al lavoro sulla spiaggia di Calalonga a Montauro

CATANZARO – Non c’è alcuna presenza di fonti di radioattività sulla fascia costiera ionica catanzarese. E’ quanto è emerso giovedì mattina dalla riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocata dal Prefetto del capoluogo, Luisa Latella, dopo la trasmissione televisiva “Le Iene” sulla possibile presenza di rifiuti pericolosi in alcune aree dello Ionio catanzarese, e in particolare sulla spiaggia di CalaLonga nel Comune di Montauro, che aveva destato allarme.

“All’incontro, oltre ai vertici provinciali della Forze di Polizia, hanno partecipato – si apprende da un comunicato della stessa prefettura – il Presidente della Provincia, i Sindaci di Montauro, Montepaone e Soverato, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Direttore Generale e i tecnici dell’ASP di Catanzaro, il Commissario e i tecnici dell’Arpacal. Nella stessa area oggetto della trasmissione televisiva, già nella mattinata di ieri – si sottolinea- è stato effettuato un sopralluogo, con contestuali misurazioni radiometriche, dai Carabinieri con l’ausilio del Nucleo Operativo ecologico e dal Nucleo N.B.C.R. dei Vigili del Fuoco”.

“Il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, nel corso dell’incontro ha riferito che dagli accertamenti effettuati non sono stati evidenziati parametri al di fuori della norma. Il Commissario dell’Arpacal ha fatto presente – continua la nota – che la vicenda di cui si è occupata la trasmissione televisiva era stata oggetto di diverse verifiche nel corso degli anni 1995, 1996 e 2002; le analisi condotte sulle spiagge, sulle acque costiere e sui sedimenti, nonchè su alcuni campioni del pescato non hanno mai rilevato la presenza di radionuclidi di origine antropica nell’ambiente costiero catanzarese. Gli esiti degli studi condotti dall’Anpa e dall’Apat nel 2002 sono pubblicati sui siti dell’Arpacal e dell’Ispra”.

Il Direttore Generale dell’Asp, si legge sempre nel comunicato, “ha sottolineato che dai dati contenuti nel registro tumori non emergono situazioni di allerta, potendosi ritenere i numeri relativi alle patologie oncologiche assolutamente nella media nazionale. All’esito dell’incontro, che, si ribadisce, non ha fatto emergere situazioni di rischio per la salute pubblica, – scrive ancora la prefettura – si è tuttavia concordato di proseguire nelle verifiche che saranno congiuntamente effettuate da Arpacal, ASP, Vigili del Fuoco e Carabinieri del Noe e riguarderanno un’ampia fascia della zona ionica catanzarese. Gli esiti delle ulteriori verifiche – è scritto in conclusione – saranno immediatamente resi pubblici”.