Nessun legame coi Giampà, assolto anche in appello Piero Aiello (Ap)

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Il senatore Pietro Aiello (Alleanza popolare)
Il senatore Pietro Aiello (Area popolare)

La Corte d’appello di Catanzaro ha confermato l’assoluzione, “per non aver commesso il fatto”, del senatore Piero Aiello, di Area popolare Ncd-Udc, che era accusato di voto di scambio con agevolazione della consorteria Giampà di Lamezia Terme durante le elezioni regionali del 2010.

La Procura della Repubblica di Catanzaro aveva presentato appello contro la sentenza dell’ottobre 2015 con la quale il parlamentare era stato assolto da tutti i fatti a lui ascritti. Il procuratore generale d’udienza, Di Maio, il 22 novembre scorso, aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi di reclusione.

Il difensore di Aiello, l’avvocato Nunzio Raimondi, nell’udienza di martedì 29 novembre, ha contrastato l’appello del pm e ha chiesto la conferma della sentenza di assoluzione. La Corte ha, dunque, emesso la sentenza di conferma dell’assoluzione per non aver commesso il fatto.

“Da uomo delle istituzioni – ha detto Piero Aiello dopo la sentenza – ho sempre creduto nella giustizia essendo il mio animo sereno e la mia coscienza libera da ogni fardello. Ringrazio la mia famiglia, la quale mi ha sempre sostenuto durante questo lungo periodo di sofferenza e il mio difensore, il professore Nunzio Raimondi, per la diligente e appassionata difesa delle mie ragioni.”