Cosenza, inseguimento mozzafiato su A3 tra Polstrada e ladri

Carlomagno

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Cosenza, inseguimento mozzafiato sull'A3 tra Poltrada e banditi
In alto l’Audi A6, sotto gli arnesi da scasso dei 4 banditi serbi

COSENZA – Alta tensione sulla Salerno Reggio Calabria per un inseguimento mozzafiato a 250 chilometri orari tra auto e mezzi pesanti.

Protagonisti più pattuglie della Polizia di Stato e un’auto a bordo della quale si scopriranno esserci 4 cittadini serbi che hanno seminato il panico tra i veicoli sull’arteria.

Gli agenti della Polstrada, con competenze sul tratto Cosenza-Tarsia, allo svincolo hanno intercettato un’Audi A6 sfrecciare ad altissima velocità. All’Alt imposto da una prima pattuglia, l’auto non si è fermata continuando come un siluro in direzione sud, mettendo in grave pericolo gli altri automobilisti e i camionisti che percorrevano l’asse viario.

Da un primo controllo effettuato durante l’inseguimento, gli agenti avevano scoperto che le targhe del mezzo dei fuggitivi erano state rubate ad una Hunday e regolarmente denunciate il giorno precedente a Napoli.

Scattato il piano d’allarme tra centrali operative, un altro equipaggio del Comando Polstrada di Cosenza Nord si è unita nell’inseguimento della misteriosa Audi A6.

Nel frattempo, un equipaggio del Comando Polstrada di Lamezia Terme, coordinato dal Centro Operativo Autostradale, è giunto allo svincolo di Rogliano bloccando il traffico in direzione sud permettendo così ad altri due equipaggi della Stradale di Cosenza Nord di porre fine alla pazza fuga dei malviventi. Ormai senza vie d’uscita, i fuggitivi sono infatti stati bloccati. A bordo dell’Audi, le forze dell’ordine troveranno 4 cittadini di nazionalità serba tutti con precedenti specifici per furto. Inseguimento terminato e “missione compiuta” da parte degli agenti che hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per bloccare l’auto in fuga. Senza contare la comprensibile tensione dovuta all’indecifrabile volontà criminale dei banditi.

Fatti scendere dal veicolo con le mani in alto, gli agenti hanno effettuato controlli a bordo del veicolo dove è emerso che i quattro avevano attrezzi idonei allo scasso tra cui guanti, un piede di porco, una mazza, dei cacciaviti e altri arnesi.

I quattro cittadini serbi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Condotti come da prassi in Questura, l’Ufficio Immigrazione si è attivato per verificare la loro regolare presenza sul territorio nazionale al fine di valutare la possibilità di espulsione. L’auto è gli arnesi da scasso sono stati sottoposti a sequestro.

Nel pomeriggio di sabato 20 febbraio il Questore di Cosenza, Luigi Liguori ha adottato per 3 delle 4 persone, il provvedimento di trattenimento in questura per la traduzione presso il centro di identificazione ed espulsioni di Brindisi, a seguito di designazione effettuata dalla Direzione Centrale della Polizia dell’Immigrazione. Si tratta di Denis Matic di 25 anni, Jevic Radosaul di 27 anni e Milos Milencovic di 37 anni, tutti a bordo dell’Audi A6.

La condotta tenuta dai cittadini serbi, con precedenti di polizia per furto e rapina, – spiega la Polizia – a seguito dell’istruttoria effettuata dagli uomini dell’Ufficio immigrazione della questura cosentina, è stata ritenuta pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche in base alle recenti modifiche introdotte dal decreto de Ministro dell’Interno (art.6 del D.M. 142/15) che consente il trattenimento presso i Centri di Identificazioni ed Espulsioni anche per coloro che hanno avanzato richiesta di Asilo Politico nel nostro Paese. [aggiornamento 20 febbraio 2016 ore 16:37]