Botte da orbe al figlio. Padre violento in manette a Cosenza

Carlomagno

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Botte da orbe al figlio. Padre violento in manette a CosenzaE’ stato arrestato nel pomeriggio di oggi un uomo di 45 anni, F.G. dopo la condanna a anni 3 e mesi 6 rimediata per maltrattamenti in famiglia.

I militari della Stazione Carabinieri di Camigliatello Silano (Cosenza), hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura delle Repubblica di Cosenza a suo carico dopo aver ridotto il figlio in fin di vita.

I fatti risalgono al settembre 2012, quando un minore all’epoca appena 11enne, venne ricoverato presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza in prognosi riservata per delle gravi lesioni riportate con la frattura di alcune costole.

Successivamente, sentito dai Carabinieri, il piccolo, in presenza del padre, riferiva che quelle lesioni se le era procurate cadendo dalla sua bicicletta. Ma la sensibilità e l’esperienza dei militari ha consentito già da subito di capire che quel racconto a denti stretti nascondeva ben altro “una sofferenza tra le mura domestiche”, mentre gli occhi del piccolo parlavano al Comandante della Stazione di un’altra storia fatta di sofferenza e violenza.

I Carabinieri in poco tempo ricucivano un difficile “puzzle”, con i tasselli di una giovane vita vissuta in un grave stato di disagio familiare. Difatti, l’attività investigativa ha permesso di constatare che le lesioni minore non era dovute alla caduta da bicicletta ma bensì era stato il padre a procuragliele.

Una violenza nei confronti del piccolo solo per aver chiesto di uscire per andare a giocare con i suoi coetanei. Altre volte era successo che il minore veniva rimproverato e maltrattato dal padre per motivi banali, un malessere e uno stato di disagio che il piccolo ha confidato anche in un tema scolastico alla sua insegnante.

I militari, accertavano che l’uomo aveva gli stessi comportamenti nei confronti degli altri componenti della famiglia, moglie e figlie minorenni all’epoca dei fatti.
Per tali ragioni, a seguito dell’informativa inviata dai militari dell’Arma, l’Autorità giudiziaria nel luglio 2013, disponeva la misura cautelare dell’allontanamento dell’uomo dalla casa famiglia.
Il padre violento è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cosenza per scontare la sua condanna.