Indennità falsi braccianti, 157 denunce nella Sibaritide

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Indennità falsi braccianti, 157 denunce nella SibaritideCOSENZA – Centocinquantasette persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Castrovillari dalla Guardia di Finanza di Montegiordano (Comando Provinciale di Cosenza) per aver falsamente dichiarato indennità di disoccupazione, sussidi di maternità, assegni familiari e indennità di malattia.

L’ammontare della truffa perpetrata ai danni dell’erario è pari a 700 mila euro, erogati attraverso la predisposizione di falsi contratti di fitto/comodato di terreni. In base a quanto dichiarato, risultavano assunti centinaia di falsi braccianti agricoli, a tempo determinato, per un totale di otto mila giornate lavorative.

L’attività dei lavoratori agricoli assunti fittiziamente veniva dichiarata su terreni inesistenti e in qualche caso anche sotto sequestro per inquinamento ambientale. Dagli accertamenti è emerso che non sono stati versati contributi previdenziali all’Inps per circa 150 mila euro.

Secondo quanto accertato, sulla carta risultavano assunti centinaia di operai agricoli (lavoratori inesistenti) a tempo determinato ed effettuate 8.000 giornate lavorative.

In realtà si trattava di lavoratori fittizi impiegati su terreni inesistenti, non nella effettiva disponibilità o addirittura sottoposti a sequestro dalle stesse Fiamme Gialle per inquinamento ambientale.

Il danno complessivo segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro è risultato di 757.000 euro.

Continua l’impegno della Guardia di Finanza volto ad assicurare un corretto e appropriato uso delle risorse economiche disponibili al fine sostenere le imprese e le famiglie effettivamente bisognose.