Sanità privata, veleni tra iGreco e Oliverio. Disputa finisce in procura

Saverio Greco: "In Calabria va avanti solo chi paga, chi dà contributi alla politica, chi si mette a libro paga". Oliverio: "E' una intimidazione"

Carlomagno

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Sanità privata, veleni tra iGreco e Oliverio. La disputa finisce in procura
La conferenza stampa del grupppo iGreco

La Sanità privata calabrese è al centro di una durissima polemica tra imprenditoria e governo regionale. Protagonisti dell’ennesimo scontro, il potentissimo gruppo iGreco e il governatore della Calabria Mario Oliverio, da sempre “amici”, ma talvolta i rapporti si incrinano secondo gli umori e soprattutto gli interessi.

Il primo, titolare di una delle più grandi aziende agricole del Mezzogiorno con enormi interessi nella sanità,nei resort e nell’editoria; il secondo alle prese con la martoriata sanità calabrese che (per fortuna) è commissariata da anni visti i disastri e le ruberie che politici e imprenditori hanno compiuto negli anni passati. Del resto è risaputo che nella Sanità calabrese girano interessi da capogiro. L’ex ministro Tremonti, allora titolare dell’Economia, non riuscì a quantificare la voragine del comparto sanitario calabro, e affermò che i bilanci erano passati “a voce” tra politici e burocrati.

In una conferenza stampa indetta dal gruppo iGreco i toni usati sono stati molto duri nei confronti della regione, ritenuta responsabile (a ragione) dei blocchi e dell’inerzia sul comparto sanitario (fosse solo questo…) molto a cuore alla famiglia Greco, a capo dell’industria olearia, che ha ambizione di aprire un ospedale privato a Rende.

L’imprenditore ha annunciato che a breve depositerà un dossier alla Procura della Repubblica di Cosenza per denunciare quanto sta avvenendo nel settore della sanità privata. Greco, in particolare, ha detto che “in Calabria va avanti solo chi paga, chi dà contributi alla politica, chi si mette a libro paga”.

“Nostro padre – ha detto Saverio Greco a Catanzaro – è stato ucciso dalla ‘ndrangheta. Non ci siamo piegati ai clan e adesso non ci piegheremo alla politica”.

Per l’amministratore della holding ci sarebbe in atto una strategia per bloccare le iniziative imprenditoriali dei Greco. Il riferimento è alla delibera dell’Asp di Cosenza con cui sono stati revocati i 60 posti letto assegnati appena un mese prima a una delle case di cura del gruppo.

Sanità privata, veleni tra iGreco e Oliverio. La disputa finisce in procura
Mario Oliverio, Filomena Greco e Alfredo D’attorre (foto corrieredellacalabria.it)

“A Rende – ha aggiunto – abbiamo comprato un terreno per creare una nuova struttura ospedaliera. Ma ora è tutto fermo perché il 31 dicembre 2015 la Regione ha approvato la nuova legge urbanistica che di fatto blocca il nostro investimento”.

“Non vorrei dare ragione a chi sostiene che quella norma sia stata approvata proprio per fermarci”. “Stiamo lavorando – ha detto ancora Saverio Greco – per continuare a investire in Calabria, e non solo nel settore della sanità. Vorremmo entrare nella gestione dell’aeroporto di Crotone e nel riutilizzo della centrale di Rossano, ma così non possiamo andare avanti”.

“Ci dicano apertamente se anche noi, come hanno fatto già tanti altri, dobbiamo abbandonare la Calabria”. Saverio Greco si è poi rivolto al presidente della Regione per chiedere l’immediato ritiro della delega alla Sanità a Franco Pacenza (ex consigliere regionale del Pd molto vicino a “Palla Palla”, il nomignolo di Oliverio). “Lo cacci – ha concluso Greco – o anche il governatore diventerà complice di quanto sta accadendo”.

La risposta del presidente Oliverio non tarda ad arrivare ed è altrettanto dura “La conferenza stampa del gruppo iGreco, tenuta oggi a Catanzaro, per come viene riportata dagli organi di informazione è di inaudita gravità e senza precedenti”, afferma il governatore in una nota pubblicata sul sito della regione.

“Gli argomenti utilizzati nel corso della conferenza stampa sono, infatti, del tutto destituiti da qualsiasi fondamento ed inverosimili per ciò che riguarda l’ingerenza degli uffici della Regione ed, in particolare, del delegato alla sanità Franco Pacenza, sulla vicenda della revoca degli accreditamenti di alcuni posti letto in una clinica dello stesso gruppo.

“Sul punto si precisa che l’ASP di Cosenza ha, in verità, provveduto in autotutela a revocare una sua precedente delibera con la quale attivava una riconversione di posti letto da una clinica all’altra e ciò è avvenuto a seguito di una acquisizione successiva di atti che ha certificato la non titolarità del gruppo iGreco della struttura oggetto di riconversione”.

“Si precisa, ancora, che questo passaggio è stato oggetto di una circostanziata denuncia all’Autorità Giudiziaria da parte di altri gruppi imprenditoriali”.

“Ma le affermazioni de iGreco oggi in conferenza stampa – prosegue Oliverio – rappresentano un inaudito tentativo di condizionare il potere politico ed amministrativo, che sta operando in Calabria per ristabilire regole e certezze per tutti, nella legalità, senza subire pressioni, intimidazioni ed ingerenze di nessuno, soprattutto nel settore della sanità”.

“Quanto al rifiuto di un contributo elettorale di 100 mila euro, sempre per quanto riportato dagli organi di informazione, alla forza politica che ha vinto la competizione elettorale alla Regione, iGreco facciano nomi e cognomi, date e luoghi, in una circostanziata ed ufficiale denuncia all’Autorità Giudiziaria, che, per la verità, avrebbero dovuto fare subito senza aspettare accadimenti collegati presuntamente alla loro attività imprenditoriale
Non è, infatti, tollerabile, che a distanza di due anni e in contemporanea alla supposta revoca dei posti letto in una loro struttura, lanciare accuse così gravi ed infamanti senza- lo ripetiamo- indicare fatti, nomi e circostanze”.

“Bisogna rivolgersi, prima ancora che ai giornali, alla Procura della Repubblica. Siamo noi a sollecitare ed a chiedere un intervento della Procura sulle dichiarazione de iGreco. Sulla questione si è espresso anche il Presidente della Regione, Mario Oliverio: “come da tempo vado dicendo sono varie e diversificate le forze che ostacolano il cambiamento in Calabria”.

“Esistono gruppi di potere ben radicati che hanno trovato spazio, grazie sempre ai contributi pubblici, provocando decenni di malversazioni a cui noi oggi stiamo cercando di porre rimedio, mettendo ordine, stabilendo regole precise e valide per tutti. Sia chiaro: non ci fermeremo dinanzi a questi evidenti tentativi di condizionare ed intimidire la nostra azione, quella della Giunta che guido e dei nostri collaboratori”.

“Franco Pacenza – persona onesta e corretta – sta proprio cercando di mettere ordine, legalità e trasparenza nella sanità calabrese e per tale ragione è stato da noi chiamato a questo impegnativo compito ed ha il nostro pieno ed incondizionato sostegno”.

“Siamo noi a chiedere all’Autorità Giudiziaria di fare definitiva chiarezza su questa vicenda significativa del grumo di interessi alimentati intorno alle risorse pubbliche ed in particolare sulla sanità, in cui vengono anche utilizzati i bisogni dei lavoratori e della gente per ottenere vantaggi a discapito della legalità, della trasparenza e della collettività”.