Morte del ragazzino a Sangineto, la procura indaga tre persone

Carlomagno

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Gabriele Bono, il bambino morto a Sangineto
Gabriele Bono, il bambino morto a Sangineto

La procura di Paola ha iscritto nel registro degli indagati tre persone per la morte Gabriele Bono, il ragazzino di tredici anni morto giovedì scorso dopo che la porta in ferro del campo di calcio dove stava giocando con gli amici a Sangineto, gli è caduta addosso.

Si tratta del responsabile della struttura “Lo scoiattolo” e di due educatori che seguivano il ragazzo ospite della comunità socio-educativa di Sangineto.

Gli inquirenti stanno cercando di accertare eventuali responsabilità su quanto accaduto. E proprio per questo Anna Chiara Fasano, pm titolare dell’inchiesta, ha disposto che sul corpo del ragazzino venga effettuata l’autopsia per accertarne l’esatta causa di morte.

Esame autoptico che non si esclude potrebbe essere compiuto già lunedì mattina. Intanto, i carabinieri del comando di Scalea, a cui sono state delegate le indagini, stanno continuando ad ascoltare tutti i testimoni della tragedia consumatasi in pochi minuti e anche altre persone informate sui fatti.

Il dramma è avvenuto nel pomeriggio del 20 ottobre. Il ragazzino, originario del Reggino, stava giocando una partitella insieme ai suoi compagni, anch’essi ospiti della struttura. Secondo quanto emerso, pare che Gabriele Bono si sarebbe arrampicato sulla traversa, ma la porta (di ferro), evidentemente non fissata sul terreno di gioco, gli è caduta addosso. Il ragazzino ha subito perso i sensi ed è morto durante la sua disperata corsa verso l’ospedale.