Cadavere di un uomo tra i due fiumi a Cosenza. E’ giallo

Carlomagno

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La confluenza dei due fiumi a Cosenza vista dall’Alto (Street view)

Il cadavere di un uomo è stato trovato questa mattina riverso nel fiume Crati, a Cosenza. Il ritrovamento è stato fatto attorno alle 9,30, nei pressi della confluenza dei fiumi Crati e Busento.

La segnalazione è giunta da passanti che hanno visto il corpo e hanno dato l’allarme. Sul posto sono giunti gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato, i Vigili del fuoco di Cosenza e la Polizia municipale. La Scientifica ha effettuato i rilievi del caso che hanno rinvenuto sul posto alcune siringhe usate.

Un elemento che potrebbe far pensare che la morte sia stata causata da una overdose di droga, ma non si escludono altre ipotesi. Si attende l’esame autoptico – che potrebbe essere disposto già nelle prossime ore dal pm di turno – per accertare l’esatta causa della morte. Al momento non sono state diffuse le generalità dell’uomo. Da quanto riportano alcuni giornali online, la vittima potrebbe avere sui 30 anni.

Il luogo del ritrovamento coincide all’incirca con la confluenza dei due fiumi cosentini, tra il ponte Alarico e il rilevato ferroviario del centro storico brutio, dove la leggenda tramandata per secoli racconta sia stato sepolto con il suo cavallo e tutto il suo tesoro il re dei Goti Alarico. Pochi giorni fa il sindaco di Cosenza, Occhiuto, aveva inaugurato un monumento dedicato al re barbaro piazzato proprio nei pressi del rinvenimento del cadavere.