Qualità della vita, Crotone ultima e Cosenza 17/esima

Carlomagno

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CrotoneE’ Mantova la provincia italiana dove si vive meglio nel nostro Paese. La città lombarda scalza Trento, che era al primo posto senza interruzioni dal 2011 nella classifica annuale di ItaliaOggi – Università La Sapienza sulla qualità della vita e che ora deve accontentarsi del secondo posto.

Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è Belluno,terza,in salita dall’8a posizione. Scivolano Pordenone (da terza a quarta) e Bolzano (da 2a a 8a). L’ultimo posto è di Crotone, sebbene, rispetto alle altre province meridionali, presenti elementi di discontinuità. Qui, infatti, il tenore di vita è accettabile.

Responsabili della maglia nera sono affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero. La precede Siracusa (era al 104mo posto). A deludere le grandi aree urbane, che arretrano tutte, rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Torino (che sale di 6 posti).Ma se Milano e Napoli perdono 7 e 5 posizioni, Roma ne perde 19 arrivando 88ma (31 sul 2014).

COSENZA 17ESIMA, OCCHIUTO SODDISFATTO “Mi piace evidenziare con grande soddisfazione – afferma il sindaco Mario Occhiuto – che nella classifica relativa all’Ambiente stilata da ItaliaOggi, riconosciuta come la più completa indagine del nostro Paese sulla qualità della vita, Cosenza occupa il 17esimo posto su un totale di 110 città. Questo traguardo è senz’altro merito – aggiunge Occhiuto – della priorità che l’Amministrazione comunale dà alle politiche sulla sostenibilità ambientale.

L’ennesimo risultato che va ad aggiungersi ai tanti riconoscimenti nazionali ottenuti fin qui grazie al contestuale contributo dei cittadini, sempre più consapevoli e attivi nelle buone pratiche urbane che ci restituiscono una città più bella e più smart. Certo – afferma ancora – nella classifica generale di ItaliaOggi ci piazziamo al 77esimo posto, guadagnando 14 posizioni rispetto al precedente 91esimo.

Nella media generale, purtroppo, influiscono, e non poco, i dati relativi al lavoro e al tasso di disoccupazione che mettono in affanno la crescita al Sud. Ma il nostro balzo in avanti  dà l’idea del trend col segno più che si è verificato nel nostro capoluogo negli ultimi anni. Ci attestiamo infatti ai vertici del Mezzogiorno se consideriamo che Cosenza è davanti a moltissime città meridionali che, purtroppo, mantengono la coda della graduatoria con Crotone posizionata all’ultimo gradino. Nulla di nuovo – conclude Mario Occhiuto – rispetto ai numeri sconfortanti che in tal senso ci giungono anche dall’Osservatorio europeo”.