Sperona i carabinieri durante inseguimento, arrestato criminale serbo

Carlomagno

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Zeljko Mijailovic arrestato dalla Polizia dopo inseguimento coi Carabinieri di Rende
Zeljko Mijailovic

Avevano appena svaligiato appartamenti a Rende e, come in un film, dopo essere stati individuati hanno cercato di sfuggire alla cattura dei Carabinieri speronando durante un inseguimento l’auto di servizio con l’idea criminale di farla sbandare per guadagnare terreno.

L’incredibile storia è avvenuta ieri pomeriggio a Surdo di Rende dove un serbo di 34 anni, Zeljko Mijailovic, noto per il suo passato criminale, è stato arrestato in serata dagli agenti della Polizia di Stato in stretto coordinamento coi militari. L’accusa per lui è di furto aggravato in concorso, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il complice è riuscito a fuggire ma è ricercato.

Tutto inizia nel primo pomeriggio di Pasquetta quando Carabinieri della Compagnia di Rende in servizio perlustrativo, su indicazione della centrale operativa si sono recati a Surdo di Rende al fine di rintracciare ed identificare gli occupanti di una vettura con targa straniera, segnalati ripetutamente come probabili autori di vari furti in appartamenti nella zona.

I militari, una volta giunti all’incrocio tra Via Manzoni e Via Molinaro a Surdo, hanno notato l’autovettura segnalata poco prima, parcheggiata nei pressi di un’edicola e, pertanto, si fermavano per effettuare i dovuti controlli.

Non appena uno dei Carabinieri si avvicinava allo sportello lato guida di detta autovettura, il conducente dava una sportellata al militare facendolo cadere a terra e immediatamente, effettuando una manovra repentina si è dato alla fuga in direzione del Centro Storico di Rende.

I Carabinieri si sono subito lanciati all’inseguimento dell’auto utilizzando i dispositivi di emergenza e dopo circa 100 metri la affiancavano intimando l’Alt.

Il conducente del mezzo, con l’intento di spingere l’auto dei Carabinieri fuori strada e seminare gli uomini dell’Arma, ha effettuato una improvvisa manovra di speronamento entrando in collisione con l’autovettura di servizio. Nonostante il forte urto subito e i danni meccanici riportati dall’auto i militari continuavano l’inseguimento per altri circa 300 metri allorquando, in una curva a gomito i fuggitivi perdevano il controllo del proprio veicolo, andando a sbattere violentemente sul cordolo in cemento armato che delimita la carreggiata.

A seguito dell’urto gli occupanti dell’auto inseguita si davano alla fuga a piedi in direzione di un burrone pieno di rovi ed alta vegetazione inseguiti dai due Carabinieri.

In perfetto coordinamento le informazioni sull’accaduto venivano scambiate tra le sale operative delle due forze di polizia e scattava immediatamente un articolato piano di ricerca a largo raggio.

Infatti il dispositivo interforze coordinato dalle sale operative della Polizia di Stato e dei Carabinieri, presidiava tutta la zona in cui si trovavano i malviventi, precludendo loro di fatto e senza interruzione ogni via di fuga.

In località Piano Monello di Rende, Agenti della Polizia di Stato, notavano un individuo, corrispondente alla descrizione di uno dei fuggitivi, che si aggirava con fare sospetto in quella zona ed immediatamente procedevano a bloccarlo per l’identificazione, constatando che aveva sul viso e sulle braccia dei vistosi graffi, probabilmente provocati dai rovi in cui si era inoltrato per sfuggire alla cattura.

La persona fermata veniva successivamente riconosciuta dagli operatori della pattuglia dei Carabinieri quale uno degli occupanti della vettura inseguita ed identificata per Zeljko Mijailovic, peraltro gravato da numerosissimi precedenti penali e di polizia specifici.

Alla luce degli elementi di reità raccolti, lo stesso veniva condotto presso gli Uffici della Questura di Cosenza dove congiuntamente con i militari dell’Arma gli operatori di Polizia lo traevano in arresto per i reati di furto aggravato in concorso, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Dai controlli sul veicolo sequestrato, venivano rinvenuti arnesi atti allo scasso, nonché gioielli, argenteria ed altri preziosi, provento di furti in abitazioni consumati in Rende.
In serata, infatti, al rientro dalla Pasquetta alcuni cittadini hanno denunciato di aver subito un furto rientrando, così, in possesso di quanto loro sottratto.