Tragedia a Montalto, agente penitenziario uccide la moglie e si suicida

Carlomagno

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Giovanni Petrasso e Maria Grazia Russo omicidio suicidio Mantalto uffugo
Giovanni Petrasso e Maria Grazia Russo (Fb)

Dramma alle porte di Cosenza. Un agente della polizia penitenziaria, Giovanni Petrasso, di 53 anni, ha ucciso con la propria pistola d’ordinanza la moglie di 48, Maria Grazia Russo, e si è suicidato, sparandosi con la stessa arma. Il fatto è accaduto – forse al culmine di un litigio – nell’abitazione della coppia, a Montalto Uffugo, centro a 10 chilometri da Cosenza.

In casa, in un’altra stanza, c’era la figlia diciottenne dei due, che è rimasta illesa. E’ stata la ragazza ad avvertire i carabinieri dell’omicidio-suicidio dopo che è entrata nella stanza in cui si trovavano i genitori ed ha visto i loro corpi riversi sul pavimento in un lago di sangue.

Sul posto sono giunti i militari della locale stazione, del comando provinciale e anche gli agenti della squadra mobile di Cosenza. Insieme a loro anche i reparti della Scientifica e il pm di turno Antonio Bruno Tridico per il sopralluogo. Inutili i soccorsi.

Un altro figlio più grande, della coppia, di 25 anni, vive fuori dalla Calabria per motivi di studio. Tra Petrasso e la moglie, secondo quanto è emerso dalle indagini dei Carabinieri, negli ultimi tempi vi sarebbero liti frequenti per normali problemi di coppia, ma nessuna denuncia per maltrattamenti o per altro.

Stando alle prime indagini dei Carabinieri della compagnia di Rende, Maria Grazia Russo avrebbe accusato il marito di presunti tradimenti. Per questo tra i due c’erano liti frequenti l’ultima delle quali è avvenuta proprio mercoledì mattina. Dalle indagini è stato appurato inoltre che quando la figlia diciottenne della coppia ha sentito gli spari e si è precipitata in bagno, la madre era stata appena uccisa ed il padre era in piedi accanto al box doccia con la pistola in mano.

L’uomo ha chiesto alla figlia di andare nella sua stanza, invito che la ragazza, in stato di choc, ha accolto. Poco dopo Petrasso si è puntato la pistola d’ordinanza alla tempia ed ha fatto fuoco. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri ed il 118, Petrasso era ancora vivo, ma è morto pochi minuti dopo.

Montalto e tutto l’hinterland sono sotto choc. Nessuno riesce a spiegarsi i motivi di questa tragedia. La coppia era definita “perbene e senza problemi economici”, magari con “qualche litigio di routine come avvengono di solito nelle coppie”, dicono vicini di casa e conoscenti.

Lui, Giovanni era assistente della polizia penitenziaria in servizio al Sergio Cosmai di Cosenza, lei accudiva la famiglia con cura e amore.