Caso Bergamini, spunta un supertestimone

Carlomagno

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Denis Bergamini
Denis Bergamini

C’è un supertestimone nel caso di Denis Bergamini, il calciatore morto il 19 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico in circostanze tutte da chiarire. A scriverlo è il Resto del Carlino.

Il teste pare sia stato già sentito dagli inquirenti ai quali avrebbe raccontato di aver visto momenti determinanti della scena della morte del beniamino del Cosenza Calcio. Un uomo che, negli ultimi giorni, avrebbe contattato anche la famiglia Bergamini.

Massimo riserbo negli uffici di procura a Castrovillari. Il procurato capo Eugenio Facciolla, ha riaperto il caso prima archiviato per suicidio, iscrivendo nel registro degli indagati l’ex fidanzata Isabella Internò con l’accusa di omicidio premeditato aggravato da crudeltà e futili motivi, in concorso con Raffaele Pisano, il conducente del camion che passò sul corpo di Denis.

Intanto la salma, riesumata l’altro giorno, avrebbe dato esiti contrastanti. Dall’esame autoptico, scrive il quotidiano, è emerso il femore sinistro tagliato e la spina dorsale completamente integra. “Come è possibile – chiede l’avvocato Fabio Anselmo – sotto il peso di un camion?”. Poi sulla “testa” del femore: “Non c’è traccia di nessun taglio nell’autopsia che fece Avato”.