Sanità, rifiuti, trasporti e acqua, ecco le 4 proposte del PSI a Oliverio

Carlomagno

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Il tavolo di presidenza durante il congresso del Psi Calabria
Il tavolo di presidenza durante il congresso del Psi Calabria. Incarnato (camicia bianca) riconfermato segretario 

Quattro proposte per migliorare i servizi ai cittadini calabresi in tema di sanità, rifiuti, trasporti e acqua. E’ la richiesta che arriva dal Partito Socialista Italiano – che ha celebrato il congresso regionale a Lamezia – al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio.

Il congresso dal tema “Le Riforme che servono alla Calabria” è stato celebrato presso l’Hotel Lamezia, ha registrato un serrato dibattito congressuale, aperto dalla relazione del segretario regionale uscente Luigi Incarnato (riconfermato alla guida del partito) che ha messo sul tavolo le proposte che saranno illustratenei prossimi giorni al presidente della giunta Regionale Mario Oliverio.

“Dopo oltre due anni di governo regionale, che abbiamo contribuito a far eleggere, dobbiamo anche noi esprimere un giudizio”, ha detto Incarnato, incentrando una parte della relazione sulla situazione sanitaria. “Da tempo assistiamo ad uno scontro tra soggetti, tra gruppi di potere. Se il Governo nazionale, attraverso il commissariamento, vuole continuare a gestire la sanità, settore di competenza delle Regioni, farebbe meglio a tornare indietro e riportare la gestione allo Stato centrale.”

Franz Caruso, segretario provinciale di Cosenza, e presidente del congresso ha affermato che “con queste proposte offriamo alla coalizione un contributo per un rilancio dell’azione amministrativa e politica della Calabria. Idee che riguardano tutti i cittadini. E’ evidente che c’è un’emergenza in questi settori con una burocrazia che non aiuta il rinnovamento”.

Ecco le quattro proposte del Psi

Sanità

L’organizzazione attuale del Servizio Sanitario Regionale non risponde alle esigenze dei cittadini calabresi. Il Piano di rientro ha aumentato le inefficienze, superano il 20% i ricoveri fuori dalla Calabria con un costo di 300 milioni di euro, pari agli ospedali di Cosenza e Catanzaro messi insieme.La domanda di salute grava sui tre ospedali hub, Cosenza, Reggio e Catanzaro, sono troppo poche le strutture sanitarie private accreditate che offrono prestazioni di medie a alta complessità. Il deficit, dopo un periodo di forte riduzione, è tornato a crescere. Il sistema di controllo e gestione, con la diarchia Ufficio del commissario e Dipartimento è saltato. E’ giunto il momento di riformare il sistema separando l’offerta sanitaria ospedaliera da quella territoriale. Le attività degli ospedali Spoke, oggi in capo alle Asp, devono confluire nelle tre aziende ospedaliere così come la gestione e il coordinamento delle strutture sanitarie private accreditate. Dal privato la Regione deve acquistare solo prestazioni a maggiore mobilità passiva e complessità con contratti da stipulare entro settembre dell’anno precedente. Avere un’unica azienda ospedaliera consente una gestione più efficiente dei ricoverie del personale medico e paramedico. Occorre rivedere ruolo e funzioni del Dipartimento Salute rimasto senza dirigenti e priva di programmazione. Occorre istituire un’agenzia regionale in grado in pochi mesi di avviare un’attività di gestione e controllo dei servizi e della spesa sanitaria che consenta alla Regione di porre correttivi in tempi brevi alle politiche sanitarie.

Rifiuti

Sull’impiantistica, in passato è stato fatto un errore accantonare la costruzione dei termovalorizzatori e continuare a mantenere le discaricheIn attesa che il nuovo piano venga attuato e che la Regione costruisca i nuovi impianti, occorre incentivare la raccolta differenziata attraverso percorsi virtuosi. Bisogna costruire isole ecologiche in ogni città e dare la possibilità ai cittadini di potersi disfare della spazzatura in modo corretto. Le isole ecologiche vanno presidiate con personale addetto al controllo ed educazione ambientale e occorre valorizzare il riuso e ridurre gli imballaggi con provvedimenti ad hoc..

Acque e depurazione

Il mancato avvio del SII (Servizio idrico integrato) ha compromesso la qualità del servizio e ridotto gli investimenti sia per la depurazione che per l’idropotabile. Oltre 640 depuratori per 2 milioni di abitanti oltre che non servono, hanno costi di gestione proibitivi; l’idropotabile ha costi industriali troppo alti e lo sforzo che Sorical sta facendo nella fornitura, soprattutto in un periodo come quello attuale condizionato dalla siccità, viene vanificato da reti idriche comunali vetuste e dal grave fenomeno degli allacci abusivi. Perdite fisiche e fiscali che i Comuni non riescono ad arginare che non consentono gli investimenti e il finanziamento della gestione. Occorre far partire subito il SII attraverso la scelta del soggetto gestore, per il Psi a capitale pubblico, che dovrà garantire investimenti e riscossione della tariffa.

Trasporti

Dopo anni di stasi, finalmente partono le gare per le metropolitane leggere. Un progetto promosso dai Socialisti alla Regione durante il governo Loiero. E’ il primo tassello per la costruzione di un nuovo e moderno sistema di collegamento all’interno delle città che abbandoni il trasporto su gomma per favorire quello su rotaia. La mobilità va ridisegnata altrimenti con la metropolitana il progetto resta monco se non si mettono in collegamento diretto su ferro anche le maggiori città della Calabria. La mobilità del futuro non può fare a meno del rilancio della portualità, i progetti ci sono ma rimangono chiusi in qualche cassetto impolverato degli uffici regionali.