Rogo a Cosenza, Fratelli d’Italia: “Comune e Beni culturali intervengano subito”

Carlomagno

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La palazzina nel centro storico di Cosenza
“Il rogo del centro storico di Cosenza nel quale sono morte tre persone oltre la distruzione per sempre di uno dei patrimoni storici e culturali della città distrutti dalle fiamme come la storica residenza Ruggi D’Aragona di proprietà della famiglia Bilotti, non può non sollevare la questione della necessità d’interventi adeguati e urgenti”. Lo afferma in una nota Sergio Strazzulli, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.

“Nella zone più antica e fatiscente della città – scrive l’esponente politico – vivono da tempo i residenti spesso anche in condizione di disagio sociale e economico. Molti di loro in attesa da tempo dell’agognato alloggio popolare che gli possa restituire dignità abitativa e qualità della vita”.

“Di sicuro lo stato avanzato del degrado di alcuni antichi fabbricati rende persino impossibile il recupero, occorre pertanto e da subito un serio censimento delle strutture da salvaguardare e delle tante che purtroppo andrebbero celermente demolite”.

“Se il Ministero dei Beni culturali ritarda da sempre questi interventi sollevando la questione del recupero di tutto e l’ora che il rogo nella quale sono morti, Serafina Speranza, Roberto Golia e Antonio Noce serva almeno a rompere ogni indugio”. Per Strazzulli “occorre anzitutto buon senso oltre che responsabilità da parte del Sovraintendente ai Beni Culturali senza timori e pudori”.

“Se gli edifici storici sono restaurati e poi abbandonati a se stessi sarebbe l’ora piuttosto di valutare la loro assegnazione, proprio per evitare tali tragedie”.

“Se c’è da abbattere e da ricostruire si faccia perche insieme a questi interventi si recupera oltre che  il anche lo spirito di sussidiarietà e produttività di un intera comunità umana che ci vive”.

“La priorità del centro storico – conclude il coordinatore di Fratelli d’Italia – oggi viene persino davanti a tutti per la rapida risoluzione di una grande questione sociale e perché rappresenta anzitutto la nostra storia e la nostra cultura”.