Incendiano auto a ristoratore che rifiuta di pagare pizzo al clan Muto. Presi

Carlomagno

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arresti cetraro

Due persone, già note alle forze dell’ordine – Oreste Piazza, di 50 anni, Luigi Pignataro di 34, entrambi di Cetraro -, sono state arrestate dalla Polizia di Paola e dalla Squadra mobile di Cosenza poiché ritenute responsabili a vario titolo di tentata estorsione e incendio doloso, reati aggravati dal metodo mafioso.

Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Catanzaro, Giovanna Gioia, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia guidata da Nicola Gratteri (pm Camillo Falvo) è stato eseguito stamane dai poliziotti nella cittadina tirrenica.

Dalle indagini condotte dal Commissariato di Paola, è stato accertato che i due, in concorso tra loro e con Mauro Occhiuzzi, classe ‘57, nel frattempo deceduto, avvalendosi di modalità di tipo mafioso, il 22 aprile 2016, avevano provocato l’incendio dell’autovettura di proprietà del titolare di una pizzeria di Cetraro.

Dopo questo brutale atto intimidatorio, la vittima è poi stata avvicinata e minacciata al fine di costringerlo a pagare, a titolo estorsivo, su mandato di alcuni sodali del clan Muto di Cetraro delle somme di denaro che sarebbero servite all’organizzazione criminale e per il sostentamento di alcuni latitanti o famiglie di affiati reclusi in carcere. Piazza e Pignataro, dopo le formalità di rito sono stati associati presso la casa circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza.