Non si rassegna a fine del matrimonio e perseguita l’ex, arrestato

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Corigliano, 38enne non si rassegna a fine del matrimonio e perseguita l'ex, arrestato I carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato ieri sera C. A., un 38 enne del posto, nato in Germania, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il tribunale di Castrovillari per aver posto in essere ripetute condotte vessatorie nei confronti dell’ex coniuge e per aver violato ripetutamente la precedente misura restrittiva già disposta dall’Autorità giudiziaria.

La donna, infatti, più volte nei mesi scorsi aveva denunciato ai Carabinieri come l’ex marito l’avesse fatta oggetto di minacce ed atti intimidatori, perché non si rassegnava alla fine del rapporto fra i due e voleva ottenere l’affidamentodella figlia minorenne, arrivando anche a minacciarla di morte.

L’uomo, fra l’altro, era stato arrestato neanche due settimane fa dai militari della locale compagnia per aver posto in essere atti persecutori ed aver violato la misura del divieto di avvicinamento nei confronti della stessa donna, incurante della presenza dei militari intervenuti per sedare l’ennesima sfuriata del 38enne.

Quest’ultimo era arrivato a minacciare di uccidere la moglie una volta che i carabinieri fossero andati via e per questo motivo erano scattate le manette nei confronti dell’uomo.

Infine, sulla base dei mirati servizi effettuati dall’Arma, che hanno permesso di documentare comportamenti reiterati e gravi posti in essere dall’uomo nei confronti dell’ex coniuge, il Giudice nel condividere le richieste formulate dagli investigatori, disponeva un’immediata custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari per impedire condotte più gravi da parte dell’uomo.