Antonella Lettieri lasciava i soldi all’amica. Forse Fuscaldo non era solo

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
Salvatore Fuscaldo mentre viene condotto in carcere
Salvatore Fuscaldo mentre viene condotto in carcere

“Assassino, porc…, bastar…, devi marcire in carcere, devi fare la stessa fine che hai fatto fare ad Antonella”. Sono questi alcuni degli epiteti lanciati giovedi da una folla inferocita all’indirizzo di Salvatore Fuscaldo, il 50enne fermato ieri perché ritenuto l’autore del brutale omicidio di Antonella Lettieri, la donna 42 enne uccisa la sera della festa della donna nel centro del Crotonese.

L’uomo, arrestato con la pesante accusa di omicidio volontario pluriaggravato, all’uscita della caserma dei carabinieri di Crotone è rimasto impassibile e, a testa bassa, si è infilato in auto. La gente voleva linciarlo.

Il mezzo dei militari che lo conduceva in carcere è stata assalito con veemenza con calci e pugni: il lunotto posteriore è andato in frantumi. C’erano parenti, amici e semplici conoscenti della bella commessa massacrata a coltellate e finita con il cranio sfondato. Una comunità, quella cirotana, profondamente scossa per quel crimine commesso con una ferocia inaudita.

LEGGI GLI SVILUPPI E LE IPOTESI SUL MOVENTE. FORSE FUSCALDO INCASTRATO NEL MOSAICO DI CIRO’

CENTINAIA DI PERSONE AI FUNERALI DELLA BELLA COMMESSA MASSACRATA IL GIORNO CONTRO LA VIOLENZA DELLE DONNE

A inchiodare il presunto assassino sarebbero le tracce biologiche della vittima sulla sua auto nonché schizzi di sangue rinvenuti dal Ris di Messina su alcuni effetti personali, asciugamani, vestiti e altri oggetti che i militari della compagnia di Cirò Marina, guidati dal capitano Alessandro Epifanio, gli avevano sequestrato in casa sua qualche ora dopo il delitto, da quando i primi sospetti sono ricaduti su di lui e sulla moglie Caterina, amica di Antonella, indagata anche lei insieme a un amico della vittima con cui aveva una “relazione”.

Il reparto investigativo speciale dell’Arma deve compiere ancora esami e non si escludono altre “sorprese”. Le indagini sull’omicidio di Antonella infatti proseguono. Il fermo, è “un primo atto”, ha spiegato in una conferenza stampa il pool di detective dell’Arma guidato dal colonnello Salvatore Gagliano, facendo intuire che presto potrebbero esserci sviluppi clamorosi, forse più eclatanti del fermo di Fuscaldo, avvenuto per un rischio concreto di fuga appena giunti i primi risultati del Ris. E non può escludersi una ipotetica complicità diretta di altri nell’omicidio Lettieri.

LE IMMAGINI DEL MANCATO LINCIAGGIO (frame video da wesud.it)

Manca l’arma del delitto, che potrebbero essere due o una sola. La donna è stata massacrata a coltellate e a mazzate in testa. Potrebbe trattarsi di forbici o forse di un attrezzo “multiuso”, un kit con martello, accetta, coltello e cacciavite incorporati. In genere usato per le situazioni di emergenza in auto. Ma potrebbe essere altro.

kit-multiuso
LA PROBABILE ARMA DEL DELITTO? Un kit multiuso per auto

Tutto ruota attorno al movente. Sarà forse di tipo “economico“, o forse passionale o entrambi. Una donna, Antonella, che avrebbe opposto un rifiuto alle avance dell’assassino per non tradire “l’amica del cuore”, Caterina, moglie (di Salvatore Fuscaldo). La stessa che si è mostrata “fredda” e “apatica” dopo che qualcuno le ha ammazzato la “sorella”, come la definiva Lettieri.

Stando alla pista passionale, potrebbe trattarsi di una relazione clandestina?Chissà! Un’amore “malato” che, come in tanti casi, conduce nei ciechi vicoli della follia. Uno scenario dove la gelosia morbosa prende il sopravvento e porta distruzione. In questa ipotesi non è remota la possibilità che l’uomo, ormai infatuato di lei, possa essere letteralmente impazzito all’idea che Antonella frequentasse un altro uomo e, proprio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, abbia deciso di fargliela pagare.

Una storia torbida, quella di Cirò, dove passione e odio si fondono e confondono per dare spazio alle tenebre. Altro scenario potrebbe essere quello del movente “economico” dove scontri su interessi inconfessabili hanno squarciato la quiete di una città conosciuta in tutto il mondo per il suo ottimo vino rosso.

Ciò che circola in paese è che Antonella affidava (o prestava?) i suoi risparmi alla famiglia di Caterina e Salvatore Fuscaldo, che abita di fronte. Di loro, la vittima si fidava ciecamente.

Erano molto amici, tanto da cenare frequentemente insieme .E, probabilmente, questi soldi d’un tratto sarebbero spariti, spesi forse per altre esigenze (o mai restituiti) e quando la Lettieri ha chiesto conto dei suoi quattrini, sarebbero iniziate liti fino all’omicidio. Dicerie di paese, al momento.

Gli inquirenti cercano riscontri e indagano a 360 gradi per appurare il vero movente che avvolge questo incredibile giallo. Non finisce qui…