Omicidio Cirò, sparito il mazzo di chiavi di Antonella Lettieri

Carlomagno

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Il corridoio di casa Antonella Lettieri dopo il delitto. A destra il presunto killer Salvatore Fuscaldo
Il corridoio di casa Antonella Lettieri dopo il delitto. A destra il presunto killer Salvatore Fuscaldo

L’assassino/a di Antonella Lettieri potrebbe essere entrato autonomamente nella sua casa di via Cilea per coglierla di sorpresa e ucciderla a sangue freddo, alle spalle, ma non possono escludersi altre ipotesi e cioè che la donna e l’omicida quella sera siano entrati insieme.

Sotto il corpo della donna ormai già morta (trovata dietro la porta), i carabinieri di Cirò e Crotone hanno infatti rinvenuto un portachiavi con agganciata una sola chiave dell’appartamento della donna ma, giallo nel giallo, è sparito il mazzo di in cui Antonella teneva oltre quella di casa anche altre chiavi. Non si trova. Gli investigatori l’hanno cercato durante numerosi sopralluoghi ma senza esito. Ci sono invece le chiavi della 500 in uso alla vittima.

Il portachiavi che era sotto il corpo della vittima reca il logo di un’associazione di caccia. Un adesivo con la stessa effigie è stato trovata appicicato sul parabrezza dell’Alfa 156 di Salvatore Fuscaldo, il presunto killer arrestato per il delitto.

L’operaio è un cacciatore e un amante del tiro a segno. In casa gli sono stati trovati infatti diversi fucili e pistole regolarmente detenute. La chiave, come hanno detto i parenti della donna, sarebbe stata in possesso dei vicini. Loro erano molto amici e può darsi che Antonella abbia fatto loro una copia per eventuali casi di “emergenza”. Dei coniugi Fuscaldo, in particolare della moglie Caterina, la commessa si fidava ciecamente.

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Sembra che chi ha commesso il barbaro omicidio abbia deciso di depistare il più possibile le indagini. Prima mettendo a soqquadro la casa di Antonella Lettieri per simulare una rapina finita male, poi facendo sparire il mazzo di chiavi della vittima ma, strano, lasciando invece una singola chiave con il ciondolo dei cacciatori sotto il cadavere. Molte cose non tornano in questo torbido giallo.

Oggi abbiamo dato conto del ritrovamento di una “trapuntina” intrisa di sangue nelle campagna a Cirò. A scoprirla i carabinieri che stanno setacciando alcune aree in cerca dell’arma del delitto. Ancora non è certo se si tratta del sangue della Lettieri né se questo piumino fosse stato usato per occultare l’arma con cui Lettieri è stata massacrata la sera dell’8 marzo.

I militari guidati dal colonnello Salvatore Gagliano proseguono nelle ricerche. Ritrovare l’oggetto contundente e il coltello (forse un unico attrezzo multiuso) equivale a trovare il vero assassino, che al momento per la mole di indizi raccolti pare essere Fuscaldo. Si scava senza soste. La cosa molto importante è risalire al movente. Passionale o economico? Non mancheranno colpi di scena clamorosi. Il primo sembra essere quello più accreditato. Leggi