Ancora morti sulla 106 jonica. Muore il regista Giuseppe Petitto, affermato talento calabrese

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
L'auto distrutta su cui viaggiava Giuseppe Petitto. Nel riquadro il regista
L’auto distrutta su cui viaggiava Giuseppe Petitto. Nel riquadro il regista

Il regista Giuseppe Petitto, 45 anni, originario di Catanzaro ma residente a Roma, è morto in un grave incidente stradale avvenuto all’alba di mercoledì sulla statale 106, nei pressi di Pietragrande, tra Soverato e Copanello. C’è un ferito.

Da una prima ricostruzione sembra che Petitto si dirigesse verso Sud quando, per cause ancora in corso di accertamento, con la sua Alfa Spider Coupe si è scontrato violentemente con un mezzo pesante. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polstrada, i Carabinieri, i Vigili del fuoco e il personale dell’Anas.

A causa dell’incidente, la statale è provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni per consentire i rilievi e accertare l’esatta dinamica dell’incidente. La 106 jonica è denominata la strada della morte per via della sua insicurezza. Non sono pochi gli incidenti mortali che si sono verificati nel corso degli ultimi anni sull’arteria che da Taranto conduce a Reggio Calabria.

Giuseppe Petitto al lavoro con il regista tedesco Wim Wenders
Giuseppe Petitto al lavoro con il regista tedesco Wim Wenders

Giuseppe Petitto, regista e produttore cinematografico, era nato nel luglio del 1969 a Stalettì, in provincia di Catanzaro. Laureato in Giurisprudenza e diplomato in Regia alla scuola nazionale di Cinema del Centro sperimentale di Cinematografia, era uno dei più giovani e promettenti talenti del cinema italiano. Sempre originale e molto legato al tema dei diritti umani.

 

Nel corso della sua breve ma intensa carriera ha diretto, prodotto e montato cortometraggi di finzione e documentari distribuiti nelle sale cinematografiche di diversi paesi europei e degli Stati Uniti, prodotti con importanti emittenti nazionali e internazionali.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per i suoi film, che si concentrano prevalentemente su diritti umani, temi sociali e di politica internazionale, tra i quali lo “Human Rights Watch Nestor Almendros Award for courage and commitment in human rights filmmaking”.

C’è molta commozione nel mondo del cinema per la grave perdita del giovane e apprezzato regista e produttore cinematografico. Il presidente di Film Commission della Basilicata, Paride Leporace, esprime cordoglio per la scomparsa del suo amico. “Addolorato per la morte di un regista calabrese che realizzò un ottimo documentario su Giacomo Mancini a 10 anni della scomparsa. Ti sia lieve la terra Giuseppe”.

Sul profilo Facebook di Giuseppe Petitto arrivano migliaia di messaggi che lo ricordano come un grande professionista e una persona dal cuore grande. Ma anche messaggi di “rabbia” per quella “strada della morte” che da vent’anni la classe politica e istituzionale “non vuole ammodernare”.