‘Ndrangheta, confiscati beni ai Lavilla, ritenuti vicini ai Tegano

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

'Ndrangheta, confiscati beni ai Lavilla, ritenuti vicini ai TeganoREGGIO CALABRIA – Beni mobili, immobili e società per circa dieci milioni di euro sono stati confiscati all’imprenditore Giuseppe Lavilla e ai figli Antonio e Maurizio ritenuti appartenenti alla cosca di ‘ndrangheta dei Tegano operante nella zona nord di Reggio Calabria.

In particolare, Antonio Tavilla è coniugato con la figlia di Giovanni Tegano, Saveria. La confisca è stata eseguita dai finanzieri del Gruppo di Reggio Calabria in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale su richiesta della Dda reggina.

Gli investigatori hanno ricostruito il patrimonio personale e imprenditoriale dei Lavilla attraverso la rielaborazione dei dati fiscali e patrimoniali. Dai riscontri è emersa la notevole sperequazione tra redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale accertato.

I sigilli sono stati apposti a società come la Calabra Vending srl, leader nella distribuzione di macchine automatiche per la vendita di caffè ed alimenti, e a un intero palazzo, in costruzione e a quote societarie di diverse società.