Botte ed estorsione a due presunti truffatori. 6 arresti

Carlomagno

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Botte ed estorsione a due presunti truffatori. 6 arresti I Carabinieri della Compagnia di Taurianova, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori, hanno arrestato 6 persone, tra cui due incensurati, ritenute gravemente indiziate di estorsione, rapina e lesioni personali pluriaggravate.

I provvedimenti sono stati emessi dal Gip presso il tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indellicati, su richiesta della locale Procura guidata da Ottavio Sferlazza. Disposti gli arresti domiciliari nei confronti di G.S., (incensurato), A.S., (precedenti per associazione di tipo mafioso, furto aggravato, estorsione, calunnia, porto abusivo di armi, interruzione di pubblico servizio, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta, truffa e violenza privata); D.A. (con precedenti per associazione di tipo mafioso, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione, furto aggravato, violazioni in materia di armi e stupefacenti, sostituzione di persona), G.A. (incensurato), V.A. (precedenti per sostituzione di persona) e D.F. (gravato da precedenti per rapina e porto abusivo di armi).

Le indagini, dirette dal pm Giulia Masci e condotte dai Carabinieri di San Giorgio Morgeto, erano state avviate nel novembre 2015, a seguito di una ripetuta serie di informazioni e segnalazioni raccolte dai militari, secondo cui in paese vi era un gruppo di soggetti del luogo, che facendo leva su una reputazione criminale costruita nel tempo e sui precedenti di alcuni di essi, era solito commettere con prepotenza varie aggressioni, minacce e danneggiamenti, mai denunciati dalle vittime per via del timore che si era diffusamente consolidato nei confronti dei presunti autori.

Proprio nell’ambito di tale quadro socio – criminale (da cui è derivata anche la denominazione dell’operazione “Quieta non movere” – Non muovere ciò che è calmo), è maturato l’episodio oggetto di indagine, nell’ambito del quale le condotte degli indagati hanno assunto a tutti gli effetti la forma di fattispecie di reato quali estorsione, rapina e lesioni personali, tutti pluriaggravati.

Le numerose acquisizioni info – investigative dei Carabinieri della Stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto hanno infatti consentito di riscontrare che gli indagati, ritenendo due abitanti del luogo responsabili di una truffa commessa in danno di uno di loro, nel novembre 2015.

Secondo le risultanze investigative, i due sarebbero stati forzatamente condotti in un luogo appartato, dove sarebbero stati aggrediti ripetutamente fino a procurare ad entrambi diverse lesioni al volto ed in varie parti del corpo. Inoltre li avrebbero poi obbligati a consegnare una somma contante di 1.500 euro, a titolo di risarcimento per il danno subito a seguito della presunta truffa subita.