Estorsione e rapina a commerciante, tre arresti a Polistena

Carlomagno

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Da sinistra Ugo Francesco Fedele, Vincenzo Fedele e Pasquale Boeti
Da sinistra Ugo Francesco Fedele, Vincenzo Fedele e Pasquale Boeti

Tre persone sono state arrestate a Polistena dai carabinieri di Reggio Calabria e della locale stazione per estorsione, rapina e sequestro di persona, dopo la denuncia di un commerciante taglieggiato.

Si tratta di Ugo Francesco Fedele, di 63 anni, Vincenzo Fedele (36) e Pasquale Boeti (54), già noti alle forze dell’ordine. I tre sono stati posti ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del gip emessa su richiesta della Procura e arrestati dai militari delle Stazioni di Reggio e Polistena.

Dopo la denuncia del commerciante, le indagini avrebbero permesso di accertare che i tre, minacciando ed intimorendo la vittima, si sarebbero impossessati della sua auto come corrispettivo per un presunto debito che vantavano nei confronti del fratello del denunciante.

Grazie al rapporto di fiducia instauratosi con la vittima e alla conoscenza del territorio, gli investigatori, sulla base delle sommarie descrizioni fornite, sono riusciti a risalire agli arrestati.

LE INDAGINI – Le indagini avviate dalla Stazione di Reggio Calabria-Principale nel mese di settembre 2015 a seguito della coraggiosa denuncia di un commerciante reggino, hanno consentito di accertare che i tre, minacciando ed intimorendo la vittima, si impossessavano della sua autovettura come corrispettivo per un presunto debito che vantavano nei confronti del fratello del denunciante.

Il rapporto di fiducia tra la vittima e la Stazione di Reggio Principale, la puntuale e pervicace attività investigativa condotta dall’Arma reggina nonché la conoscenza del territorio della Stazione di Polistena che, sulla base di sommarie descrizioni fornite dal denunciante, riuscivano celermente ad identificare i tre arrestati, hanno consentito di sottoporre al vaglio dell’Autorità giudiziaria una particolareggiata descrizione di quanto accaduto.

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, che ha coordinato le attività investigative consentendo la raccolta degli elementi di fatto posti a fondamento della misura cautelare eseguita, ha altresì richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio il sequestro preventivo dell’autovettura sottratta che, come disposto, è stata sottoposta a sequestro.