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La Squadra Mobile di Reggio Calabria insieme ad agenti del commissariato di Villa San Giovanni hanno arrestato due professionisti reggini con l’accusa di estorsione aggravata in concorso. Il provvedimento è stato eseguito dopo indagini svolte a seguito della denuncia presentata da un imprenditore reggino.
Da quanto emerso, i due, dopo aver incassato la somma di 55.000 euro, preventivamente pattuita per prestazioni professionali rese alla ditta di cui la vittima era socio, per la realizzazione di un complesso di 35 unità abitative, avrebbero preteso, con formale richiesta, un ulteriore pagamento, per le medesime prestazioni professionali, per un importo di 185.000 euro.
Successivamente, i due, non avendo ottenuto la somma richiesta, avrebbero rivendicato la somma di 353.000 euro. Ne sarebbe conseguito che gli indagati avrebbero dapprima minacciato l’imprenditore e poi si dichiaravano disposti a rinunciare alle vie legali, già intraprese, solo previo pagamento della somma di 240.000 euro, con una prima rata di 55.000 euro da pagare in contanti.
Se la vittima si fosse opposta a tale proposta, avrebbe subito gravi conseguenze patrimoniali. Il personale della Polizia di Stato, dopo mirate attività di indagine ed i necessari riscontri alle dichiarazioni della vittima, hanno arrestato i professionisti, nella flagranza del reato di estorsione, mentre incassavano la somma di 55.000 euro estorta all’imprenditore reggino.
L’autorità giudiziaria competente ha convalidato gli arresti e disposto l’applicazione per entrambi della misura cautelare degli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni.