Narcos, 19 arresti. Cocaina in Italia in aereo per Giovanni Palamara

Carlomagno

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Giovanni Palamara
Giovanni Palamara

Sono oltre 500 pagine di informativa della Polizia di Stato, intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali. Due anni di indagini hanno dimostrato l’esistenza di un canale di approvvigionamento di cocaina fra la Calabria e la Colombia per un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti.

19 i provvedimenti di arresto emessi nell’ambito dell’operazione Buena Ventura, (LEGGI INCHIESTA FOTO NOMI E VIDEO) tra questi Giovanni Palamara, 56 anni, al vertice dell’omonima cosca che intratteneva direttamente i rapporti con i narcos colombiani per le partite di cocaina da fare arrivare in Italia all’aeroporto di Bologna o in container. Il prodotti da utilizzare per nascondere la cocaina erano frutta e pesce surgelato.

Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle omologhe strutture investigative di Milano, Napoli, Bologna e Pescara, hanno eseguito in Italia 18 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 4 ai domiciliari). Per loro l’accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Secondo gli investigatori reggini, (LEGGI IL FILO DELLE INDAGINI) il cartello calabrese riconducibile alle famiglie Morabito – Bruzzaniti – Palamara aveva assunto concrete e avanzate iniziative per la pianificazione e la realizzazione di compravendita di droga lungo l’asse Reggio Calabria – Bogotà, da far arrivare verosimilmente al porto di Gioia Tauro, attraverso apposite società operanti nel settore della importazione di prodotti ortofrutticoli, ovvero per via aerea mediante corrieri adibiti al trasporto della droga in valigie fino ad uno scalo aereo del Centro-Nord Italia, con la complicità di un appartenente alle forze dell’ordine e a società di vigilanza privata nell’aeroporto.