Mezzo chilo di marijuana in casa, arrestati marito e moglie

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)
I militari di Reggio Calabria con la droga e gli strumenti sequestrati alla coppia
I militari di Reggio Calabria con la droga e gli strumenti sequestrati alla coppia

Una coppia è stata arrestata dai carabinieri di Reggio Calabria poiché ritenuta responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di G.S.F. e A.V., rispettivamente di 41 e 35 anni, due giovani coniugi reggini. L’uomo è già noto alle forze dell’ordine.

Nello specifico, i militari della stazione Rione Modena, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione della coppia, rinvenivano oltre 500 grammi di marijuana, suddivisa in 8 involucri termosaldati di plastica, un bilancino di precisione per la pesatura e la successiva vendita al dettaglio nonché materiale vario per il confezionamento.

La coppia dedita alla vendita della sostanza stupefacente, annotava in maniera certosina su un foglio sia le quantità che le somme di denaro provento da tale attività illecita.

L’entità della sostanza rinvenuta, per qualità e quantità, connessa altresì alla tecnica di confezionamento ed al ritrovamento di strumentazione idonea alla pesatura, evidenzia la rilevanza dell’attività di spaccio posta in essere dai coniugi. Tutto il materiale rinvenuto e la sostanza stupefacente, venivano posti sotto sequestro ed i due coniugi, dichiarati in stato d’arresto.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Arghillà in attesa della celebrazione del rito direttissimo così come disposto dalla competenze autorità giudiziaria.