‘Ndrangheta, nuovo sequestro per imprenditore

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Auto della Polizia

Un nuovo sequestro di beni per un valore di 1,5 milioni di euro è stato eseguito dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria, in collaborazione con le Questure di Bologna, Brindisi e del Commissariato di Ostuni a carico di un imprenditore ritenuto vicino alla cosca Piromalli attiva nella piana di Gioia Tauro, con rilevanti interessi economici nelle Province di Vibo Valentia, Roma, Bologna, Brindisi ed in tutto il Nord Italia.

Il decreto di sequestro è stato emesso emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – sezione misure di prevenzione ad esito di una articolata attività investigativa di natura patrimoniale svolta dal personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia.

Già nel mese di ottobre 2016, la sezione del Tribunale reggino aveva emesso un decreto di sequestro di numerosi beni mobili, immobili e società, ubicati nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Bologna e Roma, per un valore di 50 milioni di euro, ritenuti nella disponibilità dell’indagato.

L’attività di indagine ha consentito di accertare che lo stesso, dagli anni ‘70 in poi, ha costruito un impero economico, soprattutto nel campo delle strutture ricettive, della ristorazione e dei villaggi turistici, grazie all’appoggio fornitogli dalla potente cosca Piromalli ed ai legami tra la suddetta cosca e quella dei Mancuso di Vibo Valentia.

Il Tribunale di Reggio, accogliendo le risultanze di ulteriori indagini patrimoniali, con l’odierno provvedimento ha disposto il sequestro di un magazzino sito in Casalecchio Tirreno, in provincia di Bologna, nonché di un opificio, di un’abitazione e di sei appezzamenti di terreno di vaste dimensioni, tutti siti nel Comune di Carovigno, in provincia di Brindisi, nei pressi di un’area ad alta vocazione turistica quale quella di Ostuni.

AGGIORNAMENTO FEBBRAIO 2024: L’uomo è stato poi assolto definitivamente dalla Cassazione