Reggio, sequestrati 100 mila euro ad associazione no-profit

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

guardia di finanzaMilitari della Guardia di Finanza di Reggio Calabria – coordinati dalla locale Procura della Repubblica – hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” del valore di 100.000 euro, disposto dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, finalizzato a cautelare disponibilità liquide e beni immobili intestati ad una Associazione Culturale reggina nonché al suo Presidente.

Il provvedimento giudiziario – richiesto dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria – è stato emesso all’esito di un articolato controllo in materia di spesa pubblica, condotto dal Nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria nei confronti di un Ente no-profit che aveva percepito contributi pubblici, per complessivi 100.000 euro, erogati dalla Provincia di Reggio Calabria, in relazione all’effettuazione di due manifestazioni di promozione sociale e culturale, svoltesi in città nel corso del 2012 e del 2013.

Nel corso dell’attività ispettiva – condotta sia mediante la puntuale verifica di tutti i documenti di spesa presentati all’Ente Provinciale per il relativo rimborso sia attraverso l’analitico riscontro dei relativi pagamenti – i finanzieri della Sezione Tutela Spesa Pubblica del locale Nucleo di polizia tributaria hanno accertato una serie di gravi irregolarità.

Nel dettaglio, i documenti giustificativi delle spese imputate per l’organizzazione dei suddetti eventi (costituiti per lo più da fatture dei fornitori) sono risultati in tutto o in parte irregolari, non veritieri o, comunque, non conformi a quanto richiesto dalla specifica normativa vigente in merito.

A conclusione delle indagini, il rappresentante legale dell’Associazione è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per i reati di falso e truffa aggravata, ipotizzando a carico dell’Associazione Culturale violazioni in tema di responsabilità amministrativa delle società.