Adesca bambina a scuola con la scusa dei cani, arrestato

Carlomagno

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Un frame del video diffuso dagli investigatori che mostra l'uomo con la bambina
Un frame del video diffuso dagli investigatori che mostra l’uomo con la bambina

PALMI (REGGIO CALABRIA) – Un uomo di 63 anni avrebbe adescato una bambina di 10 anni rimasta sola davanti a scuola e per attirare maggiore attenzione avrebbe convinto la piccola a seguirlo in compagnia di due cagnolini nella sua abitazione dove avrebbe abusato della vittima con carezze sul corpo. E’ quanto emerge da una inchiesta della procura di Palmi culminata ieri notte con l’arresto del presunto autore, Z.V., con precedenti per reati contro il patrimonio, con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una minore. L’ordinanza del gip di Palmi è stata eseguita dai carabinieri di Gioia Tauro.

Il fatto risale al 7 giugno 2017, quando la madre della bambina, in evidente stato di agitazione, segnalava al 112 l’allontanamento della minore all’uscita dalla scuola. I militari si sono messi subito alla ricerca della bambina che, dopo circa 30 minuti, ritornava dai genitori accompagnata dall’uomo.

I carabinieri, comunque insospettiti, dopo un’intensa attività investigativa avrebbero accertato, con l’analisi incrociata delle dichiarazioni fornite dalla bambina e con quanto emerso dallo studio delle immagini di alcuni sistemi di video-sorveglianza della città, come l’uomo, avrebbe precedentemente adescato la vittima all’uscita della scuola ed, approfittando del fatto che la bimba fosse rimasta da sola, era riuscito ad attirare la sua attenzione con dei cagnolini convincendola a seguirlo presso la sua abitazione.

Una volta giunti all’interno della casa, l’uomo non avrebbe esitato a manifestare il suo interesse nei confronti della bambina iniziando ad abusarne con amorevolezze e carezze sul corpo. Dopo circa mezz’ora la riportava davanti alla scuola permettendole di raggiungere i genitori.

Pertanto, in virtù di quanto emerso dall’attività dichiarativa e dai successivi riscontri visivi nel corso delle investigazioni svolte nell’immediatezza dei fatti dai militari della Compagnia, spiega una nota, la Procura della Repubblica di Palmi, dati i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato e ritenute sussistenti le esigenze cautelari, non ha esitato a richiedere all’Ufficio Gip l’applicazione di un’idonea misura cautelare nei confronti dell’uomo al fine di interrompere la condotta delittuosa ed evitare che potesse commettere ulteriori reati, financo di maggiore gravità.