Vibo Valentia, arrestato pluripregiudicato per l'omicidio De Leo

Carlomagno

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Vibo Valentia, arrestato pluripregiudicato per l'omicidio De Leo
Francesco Salvatore Fortuna

I carabinieri di Vibo Valentia hanno fermato Francesco Salvatore Fortuna, di 36 anni, pluripregiudicato, ritenuto esponente di spicco della cosca Bonavota di Sant’Onofrio, accusato di essere il presunto autore dell’omicidio di Domenico Di Leo, avvenuto nell’estate del 2004.

Francesco Salvatore Fortuna è stato catturato in esecuzione di un decreto emesso dalla Dda di Catanzaro. L’omicidio di Di Leo, anch’egli pluripregiudicato, avvenne a Sant’Onofrio a colpi di Kalashnikov e fucile calibro 12. Il provvedimento di fermo scaturisce dalle indagini coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Giovanni Bombardieri e dal sostituto Camillo Falvo.

I magistrati hanno quindi trovato la quadra sull’omicidio con indagini contestualizzate nel taglio di 1.000 ulivi subito nel 2011, a scopo di estorsione, da una cooperativa avente scopi benefici gestita anche da religiosi, situata a Stefanaconi, (Vibo Valentia). Indagini concluse dopo due anni, con l’arresto dei vertici dei Bonavota.

Il fatto aveva attirato l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale per le sue modalità odiose, che il Vescovo di Vibo non aveva esitato a definire “un’offesa a Dio ed agli uomini”.

Di Leo, secondo quanto emerso, sarebbe stato eliminato per contrasti interni al clan. Divergenze originate da differenti vedute sulla allocazione di imprese nella zona industriale di Maierato (Vibo Valentia). Il direttorio della consorteria, infatti, propendeva per la realizzazione di un centro commerciale, mentre Di Leo per una catena di autolavaggi.

Il pretesto dell’omicidio è stato individuato in un’offesa fatta da Di Leo ad un maggiorente dei “Bonavota”, che aveva intrattenuto una relazione sentimentale con la cugina, da lui non condivisa. Le indagini, inoltre, hanno anche ricevuto un determinante apporto dagli accertamenti scientifici dei Carabinieri del Ris di Messina.