Ospedale Vibo Valentia, per protesta si dimettono 15 primari

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Ospedale Vibo Valentia, per protesta si dimettono 15 primari VIBO VALENTIA – Quindici primari dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia si sono dimessi in segno di protesta contro il decreto con il quale il commissario per il Piano di rientro della sanità calabrese, Massimo Scura, ha disposto la riorganizzazione della rete ospedaliera.

I primari dimissionari hanno comunicato la loro decisione, con una lettera, al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al prefetto di Vibo, Carmelo Casabona, ed all’Azienda sanitaria provinciale.

“Il decreto del Commissario Scura – affermano i primari dimissionari – conferma un trend di penalizzazione e vessazione nei confronti del presidio ospedaliero di Vibo, gradualmente spogliato dal 2007 ad oggi, di varie strutture complesse”.

“Quello dei primari dello “Jazzolino” di Vibo Valentia è un gesto forte che va apprezzato e che rappresenta un segnale importante nei confronti del ministro Lorenzin e del commissario Scura”. Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale vibonese del Pd Michele Mirabello.

“Credo – ha detto Mirabello – che questa presa di posizione che si assume a Vibo, e che segue le altre forti proteste che si levano dalle altre province costituisca, unitamente al fermo rigetto proveniente dal Presidente della Giunta Mario Oliverio e dalla totalità dei consiglieri regionali della Calabria, un punto definitivo di rottura del quale Scura dovrà necessariamente prendere atto. Del resto, è stata altresì depositata in Parlamento un’interrogazione a firma di 17 parlamentari del Pd”.

“Il decreto sul riordino della rete ospedaliera calabrese, ormai a detta di tutti – conclude Mirabello – è considerato un atto contro la Calabria, contro i territori e contro gli utenti che non sta più in piedi e che va rapidamente revocato e ripensato”.