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Sono 16 le persone indagate nell’ambito di un’inchiesta, riguardante i vertici dell’ex Banca di credito cooperativo di Maierato, prima che l’istituto confluisse nella Bcc del Vibonese in seguito alla fusione con la consorella di San Calogero. L’accusa è di appropriazione indebita di una somma pari a circa 1,5 milioni di euro e violazione del Testo unico del sistema bancario.
Ai vertici dell’Istituto – direttore generale, Cda e collegio sindacale – è stato notificato il provvedimento di conclusione delle indagini. A vario titolo e con ruoli diversi avrebbero favorito linee di credito ad alcune società appartenenti a due componenti del Cda e del collegio sindacale.
Tutto è nato da accertamenti condotti dalla Guardia di finanza su disposizione della procura di Vibo Valentia. I finanzieri avevano passato al setaccio atti e documenti al fine di accertare presunte irregolarità emerse nel corso di un’ispezione della Banca d’Italia, i cui esiti erano stati poi trasmessi alla Procura vibonese.