Verdini e il nuovo Patto per il renziano di Calabria

Carlomagno

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IL GRAN MEDIATORE Denis Verdini
IL GRAN MEDIATORE Denis Verdini  di Forza Italia (photo Peri/Ansa)

Fabrizio d’Esposito per il Fatto Quotidiano (3 ottobre 2014)

“Nella Calabria ai tempi del Nazareno, inteso come patto, i confini tra renzismo e berlusconismo non si vedono più, sono scomparsi, fino a confondersi in quel trasversalismo che laggiù da decenni ha ammazzato la politica. L’ indiscrezione rimbalza, a Roma, nel cortile di Montecitorio, da un colloquio riservato tra due parlamentari, uno calabrese l’ altro no. Uno del Pd antirenziano, l’ altro di Ncd. “Verdini e Gentile hanno chiuso l’ accordo su una lista di dieci senatori di Ncd pronti a ripassare con Forza Italia. Verdini ha chiesto a Gentile anche di aiutare Callipo, alle primarie del Pd di domenica prossima in Calabria”.

L’ ex sottosegretario e quel giornale chiuso I protagonisti, in ordine di apparizione. Verdini si chiama Denis e ormai non ha bisogno di presentazioni. È il berlusconiano plurinquisito e impresentabile che ha trovato il tesoro nel suo antico rapporto con la famiglia Renzi, dal papà Tiziano al figliolo Matteo.

Il senatore Tonino Gentile subito dopo il giuramento da sottosegretario 28 febbraio 2014 (photo Lami/Ansa)
Il senatore Tonino Gentile subito dopo il giuramento da sottosegretario 28 febbraio 2014 (photo Lami/Ansa)

È lui, Verdini, il custode del patto segreto del Nazareno tra lo Spregiudicato e il Pregiudicato. Gentile invece si chiama Antonio. Otto mesi fa, nel febbraio scorso, è stato in prima pagina sui quotidiani fino a che non si è dimesso da sottosegretario del governo Renzi. Colpa di una storiaccia tipografica, che sembra ambientata nel secolo scorso.

Gentile è di Cosenza, dove la sua famiglia è ramificata nei vari livelli degli enti pubblici, e si è ritrovato il figlio Andrea indagato per consulenze nella sanità. La notizia trapelò e un quotidiano stava per pubblicarla. A quel punto però, lo stampatore fece pressioni sull’ editore per impedire l’ uscita dell’ articolo. Quel giornale era L’ Ora della Calabria, diretta da Luciano Regolo.

Berlusconi con Verdini alla Camera
Berlusconi con Verdini alla Camera

Oggi non esce più, dopo le dimissioni di Gentile. E lo stesso “Tonino” ha riguadagnato centralità nella sua regione, al punto da essere il canale prediletto di Verdini nella campagna acquisti dal Nuovo Centrodestra. Gentile, infatti, è un senatore di Ncd e soffre la diarchia di Angelino Alfano e Gaetano Quagliariello nel partito (quest’ ultimo, per la cronaca, ieri ha minacciato l’ uscita dal governo proprio a causa del patto del Nazareno).

Così Gentile e il lucano Guido Viceconte, altro senatore Ncd, hanno messo a punto una lista di dieci alfaniani pronti a sganciarsi. Da Aiello a D’ Ascola, da Bilardi a D’ Alì, da Compagna a Langella, da Caridi a Davico. Il filone Gentile-Viceconte è diverso dagli altri due in trattativa con B., quello che fa capo a Schifani e quello che mette insieme Lupi, Saltamartini, De Girolamo e Casero, ed è curato direttamente da Verdini.
Domenica primarie pd con rischio d’ infiltrati azzurri Nel pacchetto rientra appunto la Calabria, secondo uno schema che “Denis” ha già sperimentato a Firenze quando mobilitò le truppe del centrodestra per far votare Renzi alle primarie del centrosinistra. Stavolta il candidato da aiutare è Gianluca Callipo del Pd, il trentenne che Renzi ha scelto per le primarie didomenicaprossima,destinate a consacrare il candidato-governatore. Contro di lui Mario Oliverio, area non renziana del Pd, e Gianni Speranza di Sel.

Verdini e Renzi in Parlamento
Verdini e Renzi in Parlamento

Racconta un esperto deputato calabrese: “Se domenica il voto è quello tradizionale Oliverio passa, se invece si mobilitano trasversalmente aumentano le chance di Callipo”. È il soccorso azzurro di Verdini e Gentile al giovane renziano. Non solo.
Nelle stesse ore, l’ ineffabile “Denis” sta tentando di convincere il cugino di Callipo, il più noto Pippo, re del tonno di simpatie grilline, a correre per il centrodestra. Una roba in famiglia, nel senso letterale della parola. L’ intesa tra Callipo, inteso come Gianluca, e Gentile sarebbe in fase avanzatissima.

Il quasi ex senatore Ncd farebbe una lista civica di centrosinistra dove candidare il già citato figlio Andrea, indagato. A destra, un altro segnale a favore di Callipo è poi arrivato dal sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, di cui si è parlato giorni fa per la lettera scritta a Gesù contro gli assenteisti del suo comune. Calabrese è di centrodestra e ha fatto una clamorosa conferenza stampa: “Pur restando un uomo di destra, intendo contribuire alla realizzazione di un reale cambiamento, per questo appoggio Gianluca Callipo nella sua corsa alla guida della Regione Calabria”. Nelle urne delle primarie di domenica prossima in Calabria si voterà soprattutto per il patto del Nazareno modello Calabria”.

In serata arriva la smentita di Antonio Gentile che all’Adnkronos riferisce: “Non esiste nulla di tutto questo, è pura fantasia. Il Nuovo centrodestra è il mio partito e non mi muovo da qui. I miei rapporti con Alfano e Quagliariello sono ottimi, stavolta la fantasia supera anche l’immaginazione”. Il senatore di Ncd Antonio Gentile smentisce l’esistenza di un “piano Verdini” che prevede la formazione a palazzo Madama di un nuovo gruppo con una decina di senatori “sudisti” pronti a lasciare Angelino Alfano per condizionare il futuro della legislatore.
“In questa fase – dice Gentile all’Adnkronos- siamo un partito in crescita. Probabilmente si è fatta confusione, perchè abbiamo incontrato Verdini come abbiamo visto Matteoli, essendo i maggiori referenti di Forza Italia per discutere di alleanze in Calabria. Non c’è nessun piano Verdini, nessun piano B nè C…”, scherza il senatore, che ribadisce: “Allo stato, non esiste alcuna possibilità di costituire nuovi gruppi, che nascano dalle costole di Ncd”.