25 Aprile 2024

Migranti, la Francia non li vuole. Sgomberato il presidio a Ventimiglia

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Profughi a Ventimiglia al confine Francia Italia
Profughi a Ventimiglia al confine Francia Italia

I migranti non ce l’hanno fatta a passare il confine di Ventimiglia. La Francia ha detto un secco e sono rientrati in Italia. Le Forze dell’Ordine hanno fatto sgomberare i circa 30 migranti che stazionavano da 2 giorni su alcune aiuole nei pressi della frontiera con la Francia a Ventimiglia, bloccata dalla gendarmeria francese ch ha di fatto chiuso la frontiera. I profughi non volevano andarsene, e hanno minacciato blocchi stradali e sciperi della fame. Dopo una serrata trattativa portata avanti anche attraverso gli intermediari culturali hanno acconsentito di lasciare il presidio. Sono stati fatti spostare di circa 400 metri lungo la statale Aurelia che per sicurezza è stata chiusa al traffico.

Intanto, l’emergenza immigrazione sarà al centro dei colloqui della prossima In. Da quanto apprende l’Agi da fonti di governo, il presidente del Consiglio dovrebbe incontrare sia il suo omologo inglese che il presidente francese. Entrambi gli appuntamenti a Milano, in ambito Expo: il primo mercoledi prossimo 17 giugno, il secondo domenica 21 giugno.

Tra i temi al centro dei colloqui, oltre a quelli relativi all’Expo, la questione immigrazione e il punto sulla situazione europea. Le stesse fonti di governo parlano di una convocazione delle regioni a Palazzo Chigi, alla presenza del premier, alla vigilia del Consiglio europeo di Bruxelles.

La decisione della Francia di bloccare l’entrata degli immigrati nel Paese ha creato una situazione difficilissima al confine con l’Italia, e dopo un sit-in durato due giorni, l’emergenza è rientrata parzialmente con lo sgombero adottato oggi dalla polizia italiana dopo una trattativa con i profughi, le autorità e i mediatori culturali.

Diverse decine di migranti, infatti, da due giorni erano accampati alla frontiera franco-italiana a Ventimiglia, in attesa di poter attraversare il confine. Ingresso negato loro dai gendarmi francesi.

A Ventimiglia sono state allestite strutture all’aria aperta per fornire il primo soccorso sanitario: docce e servizi igienici. Organizzazioni umanitarie distribuiscono cibo e acqua, ma gli uomini (non le donne e i bambini) stamane l’hanno rifiutato.

Negli ultimi sette giorni, ha detto venerdi il prefetto Adolphe Colrat, nelle Alpi Marittime è stato fermato un numero record di migranti, 1.439, dei quali 1.097 sono stati rispediti in Italia. Secondo il prefetto, la pressione migratoria alla frontiera franco-italiana conosce da qualche giorno un picco superiore alle settimane record del 2014.

Immigrati: bozza vertice Ue, rimpatri più efficaci ma resta nodo quote
L’Europa “ha bisogno di un approccio equilibrato e geograficamente completo” alla questione dell’immigrazione “basato sulla solidarietà e la responsabilità”: si apre con queste parole il capitolo sull’immigrazione, secondo la prima bozza delle conclusioni Consiglio europeo in programma per il 25 e 26 giugno.

Il punto chiave su cui i capi di Stato e di governo intendono mettere l’accento in quella occasione è un maggiore impegno sui rimpatri di coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale: “Politiche efficaci di rientro per quelli che non sono qualificati per la protezione sono una parte essenziale della lotta all’immigrazione irregolare e aiuteranno a scoraggiare le persone dal mettere a rischio le proprie vite”, si legge nella bozza.

Come fanno notare fonti europee, la prima bozza è ancora “monca” per quanto riguarda tutta la parte più controversa dell’agenda Ue sull’immigrazione: il paragrafo intitolato “Relocation/Resettlement”, ovvero redistribuzione e reinsediamento, è lasciato in bianco, in attesa della discussione di martedi prossimo fra i ministri degli Esteri dei 28.

Secondo le ultime indicazioni, infatti, una dozzina di paesi sarebbe pronta a contrastare la proposta della Commissione sull’obbligo per i paesi di accogliere una parte di 40 mila migranti approdati dal 15 aprile scorso in Grecia e Italia e il cui diritto all’asilo è stato verificato.

La discussione su questo punto, ammettono le fonti, è ancora in alto mare. Sul tema dei rimpatri c’è invece la volontà comune di accettare le proposte contenute in una lettera che il commissario Dimitris Avramopoulos ha già mandato ai 28.

Nella bozza di conclusioni del vertice è scritto che “tutti gli strumenti dovranno essere mobilitati per promuovere la riammissione dei migranti economici irregolari verso i paesi di origine e transito”. In particolare, “la commissione assicurerà che gli impegni di rimpatrio dell’accordo di Cotonou sono attuati efficacemente al più presto; i negoziati in corso sugli accordi di rimpatrio saranno accelerati e nuovi negoziati lanciati con i paesi terzi più rilevanti: l’assistenza Ue sarà ulteriormente diretta all’attuazione degli accordi di rimpatrio, sulla base del principio “more for more”.


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