20 Aprile 2024

Piacenza, i morti sono due. Ritrovato Luigi Agnelli. Su Fb pioggia di messaggi

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La carcassa dell'auto della famiglia di Gigi Agnelli nel riquadro - Luigi Agnelli
La carcassa dell’auto della famiglia di Gigi Agnelli nel riquadro

Fonti del Soccorso Alpino, impegnati nelle ricerche dei due dispersi Filippo e Luigi Agnelli, padre e figlio, hanno confermato all’Ansa che è stato ritrovato il corpo di uno dei due uomini. Ritrovata anche la Jeep Cherokee su cui viaggiavano gli Agnelli. Il cadavere è stato trovato ad un km a Nord della frazione Biana, non distante dal luogo dove è stata trovata la carcassa del fuoristrada attorno alle 13.

Secondo indiscrezioni non confermate, potrebbe trattarsi del corpo di Luigi Agnelli Degradi, 43 anni, per tutti Gigi. Le ricerche proseguono per recuperare anche il padre, Filippo Agnelli, di 67.

Sempre l’Ansa riporta che prima di essere inghiottiti dal Nure, un torrente in provincia di Piacenza, Filippo e Luigi Agnelli, originari di Bettola, avevano scritto su Facebook, pensando di essere scampati alla tragedia. All’alba di ieri Luigi Agnelli – titolare di un negozio di fiori nel centro di Piacenza – ha scritto sul noto social: “Mi è straripato il Nure in faccia…Sommerso da un fiume d’acqua …Ho rischiato di rimanerci. Ora so cosa provano e hanno provato le vittime dei fiumi in piena. Terrore… Grazie ai miei Angeli”.

L'ultimo post di Luigi Agnelli Degradi - Gigi Agnelli
L’ultimo drammatico post su Facebook di Gigi Agnelli. Alcuni gli chiedevano cosa fosse successo. Non ha più risposto.

Poi sono partiti per raggiungere una clinica di Como, dove Filippo Agnelli doveva sottoporsi ad un’operazione. Ma a Como padre e figlio non sono mai arrivati, probabilmente a causa del cedimento di decine di metri di strada provinciale a Recesio, devastata dalla furia delle acque. Nelle ore concitate della bruttissima notizia, sono centinaia di messaggi che giungono sulla bacheca di Gigi Agnelli. A Bettola Gigi era conosciutissimo, considerato un galantuomo, e persona a modo e garbato.

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Di padre e figlio non si hanno notizie dopo l’emergenza maltempo che l’altra notte ha devastato Valtrebbia e Valnure, in Provincia di Piacenza. Continuano serrate le ricerche.

Il maltempo ha flagellato ieri il Nord Italia. Si contano centinaia di milioni di danni. Cessata l’allerta in Liguria, ma ci sono ancora piogge su Piemonte, Friuli ed Emilia Romagna, quest’ultima al centro lunedì di un violentissimo nubifragio. Un po’ ovunque si sono registrate esondazioni, smottamenti, strade allagate.

Una scuola è stata evacuata a Parma dopo che l’acqua era salita a livelli preoccupanti. Nel Piacentino la situazione più critica. Si registrano un morto e due congiunti scomparsi, sembra “inghiottiti” dalle acque del torrente Nure.

Morto un uomo di 56 anni
La vittima si chiamava Luigi Albertelli, una guardia giurata di 56 anni, di Pontedellolio il cui corpo è stato trovato senza vita in località Riva, vicino a un’auto dell’istituto Ivri per cui lavorava. Il mezzo, forse a causa di uno smottamento, è sprofondato direttamente dalla strada nel fiume ed è stata travolta da acqua, fango e detriti. La tragedia si è consumata non lontano da Bettola, uno dei centri più colpiti dall’alluvione.

Si teme per i due dispersi
Si teme per due persone disperse. Si tratta di padre e figlio, Filippo e Luigi Agnelli ma al momento non c’è alcuna certezza che siano morti. I due erano a bordo di un fuoristrada diretti a Como per una visita medica, quando viaggiando sulla provinciale 654, il tratto di strada sarebbe franato nelle acque.

I Vigili del Fuoco e la Protezione Civile oltre a cercare i dispersi stanno soccorendo anche la popolazione dei centri di Valnura e Valtrebbia, nonché rovistando argini e letti dei torrenti straripati. I vigili stanno usando i gommoni per portare anziani intrappolati in salvo.

Soccorso Alpino in Emilia Romagna
Anche il Soccorso alpino dell’Emilia-Romagna è impegnato in Valnure per dare soccorso alla popolazione. Al momento sono impegnati 8 tecnici della stazione monte Alfeo di Piacenza e un Ab212 del Terzo reparto volo della Polizia di stato proveniente da Bologna. In preallerta anche i tecnici del Saer della provincia di Parma per dare supporto. L’allerta meteo era stata annunciata sabato dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna: 30 ore dal mezzogiorno di ieri alle 18 di oggi, con l’attivazione della fase di attenzione per temporali di forte intensità, tra l’altro proprio sul bacino Trebbia-Taro e sulla pianura di Parma e Piacenza.

Emilia e Liguria nelle prossime ore dichiareranno lo stato di calamità naturale. Si stimano centinaia di milioni di danni materiali, oltre alla perdita di vite umane. Il governatore ligure Giovanni Toti ha annullato tutti i suoi impegni istituzionali per seguire da vicino gli sviluppi dell’altrettanto drammatico nubifragio a Genova e nei centri della provincia.

La situazione in Liguria
Notte di allagamenti e disagi in Liguria, a Genova, a causa del violento nubifragio che si è abbattuto in città. Dalle sei di stamani è cessata l’Allerta 2 e si è passati al livello di attenzione più basso in tutta la regione fino alle 15 di oggi. Le scuole sono aperte regolarmente tranne la scuola media statale Massimo D’Azeglio a Struppa, chiusa per l’esondazione del rio Muli che ha lasciato in strada fango e detriti. La polizia municipale ha chiuso il sottopasso di via Canevari, alle spalle della stazione Brignole. Chiusa anche via Capolungo, a Nervi, a causa dei detriti portati in strada da una tromba d’aria. I vigili del fuoco hanno effettuato una cinquantina di interventi nella notte per allagamenti cantine e case, cornicioni pericolanti, alberi caduti. Le zone più colpite sono quelle del centro-est. La strada sopraelevata di Genova è stata interessata da una chiusura parziale per la perdita di amianto sulla carreggiata. Ed è caos nel caos. Traffico impazzito tilt in centro.

Friuli
Forti venti, che hanno preceduto un temporale, si sono abbattuti questa mattina in Friuli, in particolare sulla zona di Muzzana del Turgnano (Udine), provocando danni ai tetti di alcune abitazioni e di una stalla. Allagamenti sono stati registrati anche a Gonars, Pradamano, Cividale, Premariacco e Pavia di Udine. Tante le richieste d’aiuto, segnala la Protezione civile Fvg, per cantine allagate e per alcune strade interrotte, al momento chiuse perché l’acqua non riesce a defluire. (modificato il 15/9/2015 | 18:23)


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