Caso Bergamini, il gip archivia l’inchiesta: “Elementi insufficienti”

Carlomagno

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Denis Bergamini
Denis Bergamini

Il gip presso il Tribunale di Castrovillari (Cosenza), Annamaria Grimaldi, ha archiviato l’inchiesta sulla morte del calciatore del Cosenza, Donato Denis Bergamini, deceduto in circostanze poco chiare il 18 novembre 1989 lungo la statale 106, all’altezza di Roseto Capo Spulico.

Nell’inchiesta erano indagati l’ex fidanzata del calciatore, Isabella Internò, accusata di concorso in omicidio ed il camionista, Raffaele Pisano, per favoreggiamento e false dichiarazioni.

Nel dicembre del 2014 la Procura di Castrovillari aveva chiesto proprio l’archiviazione ma la famiglia del calciatore si era opposta.

Secondo il giudice, dalle carte emerge “l’infondatezza della notizia di reato, da intendersi come assoluta mancanza di elementi di prova efficacemente rappresentativi della sussistenza del delitto”.

I familiari di Bergamini, in testa la sorella Donata, però, non si arrendono. Il 21 dicembre incontreranno il nuovo procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che si sarebbe detto disponibile a riaprire l’inchiesta nel caso in cui spuntino novità rilevanti.

Il calciatore era stato trovato morto investito da un camion 26 anni fa sull’arteria jonica che collega Calabria e Basilicata. Da subito si è seguita la pista del suicidio, ma poi familiari e tifosi del Cosenza Calcio, spinsero a far riaprire l’inchiesta sulla base di nuovi elementi: omicidio fu la nuova ipotesi di reato.

Indagati la fidanzata del calciatore e il camionista. I nuovi elementi non sono però stati ritenuti sufficienti dalla procura, che giusto un anno fa aveva chiesto l’archiviazione, sebbene in tutta la vicenda, secondo la famiglia, restano molti punti oscuri.

Pochi giorni fa a Denis Bergamini, il Comune di Cosenza guidato da Mario Occhiuto, alla presenza della sorella Donata Bergamini, ha dedicato una piazza vicino lo stadio “Gigi Marulla”.