28 Marzo 2024

Estate in Emilia Romagna, dai Nas 420 controlli e 95 denunce

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Carabinieri del Nas

Terminata l’estate, i militari del Nas di Bologna, tracciano il bilancio dell’intensa attività che li ha visti impegnati nel Bolognese e lungo tutta la riviera romagnola dove hanno controllato 420 esercizi pubblici; sequestrato circa 40 tonnellate di alimenti non conformi, privi di etichettatura e tracciabilità; segnalato alle competenti autorità giudiziaria e amministrativa 95 persone e disposto la chiusura di 13 esercizi del valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro.

Nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare, i militari del Nas hanno intensificato, nella stagione estiva, le attività di vigilanza e controllo nei settori della ristorazione anche al fine di contrastare l’eventuale sussistenza di attività fraudolente.

Nel corso dell’attività che ha interessato, oltre alla provincia di Bologna, l’intera riviera emiliano romagnola, con i territori delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sono stati effettuati numerosi controlli presso ristoranti, pizzerie, bar, esercizi di ristorazione etnica, gelaterie, stabilimenti balneari, camping, villaggi turistici e campeggi.

Gli oltre 400 controlli operati hanno consentito di sequestrare complessivamente circa 40 tonnellate di alimenti non idonei al consumo e privi di qualunque forma di tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, per un valore complessivo di oltre 250.000 euro. Sono state segnalate alle competenti autorità giudiziarie 17 persone, mentre 78 persone sono state segnalate in via amministrativa per carenze igienico sanitarie e possesso di alimenti in cattivo stato di conservazione ai sensi della Legge 283/1962. Sono state contestate violazioni amministrative per un ammontare complessivo pari a circa 200.000 euro.

In provincia di Bologna sono state denunciate alla autorità giudiziaria 5 operatori per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per commercio di alimenti riportanti etichette contraffatte. Sono state sospese nr. 6 attività di ristorazione e bar per carenze igienico – sanitarie, sono state elevate sanzioni amministrative nei confronti di 31 operatori per un importo di 70.000 euro circa e sottoposte a sequestro 6 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni relative alla tracciabilità.

In provincia di Forli’- Cesena sono state denunciate alla autorità giudiziaria 3 operatori per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, venivano sospese le attività di nr. 4 esercizi di ristorazione e negozi di generi alimentari seguito carenze igienico – sanitarie, venivano sottoposti a sequestro 8 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni riguardanti la tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, nonché elevate sanzioni amministrative nei confronti di 14 operatori per un importo pari a 50.000 euro.

In provincia di Rimini sempre il Nas ha deferito alla autorità giudiziaria il titolare di un esercizio alberghiero per detenzione di alimenti in precarie condizioni igienico – sanitarie e in cattivo stato di conservazione, con relativa chiusura dell’attività. Sono 4 complessivamente le persone deferite in s.l., mentre sono state elevate sanzioni amministrative nei confronti di 14 esercenti per un importo pari a 60.000 euro e sottoposti a sequestro 12 tonnellate di alimenti.

In provincia di Ravenna è stata sospesa una attività di ristorazione per detenzione ai fini della somministrazione di alimenti a base di pesce crudo che non venivano sottoposti a previsti trattamenti di bonifica. Sono state deferite in s.l. 3 persone, elevate sanzioni amministrative nei confronti di 10 operatori per un importo pari a 40.000 euro e sottoposte a sequestro 8 tonnellate di alimenti non conformi.

In provincia di Ferrara sono state denunciate alla autorità giudiziaria 2 operatori per detenzione d i alimenti in cattivo stato di conservazione, veniva sospesa l’attività di 1 esercizio di ristorazione a seguito di carenze igienico – sanitarie, venivano sottoposti a sequestro 6 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni riguardanti la tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, nonché elevate sanzioni amministrative nei confronti di 9 operatori per un importo pari a 30.000 euro


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