28 Marzo 2024

Attentato davanti stazione Carabinieri a Bologna: “Pista anarchica”

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La stazione dei Carabinieri di via San Savino nel quartiere Corticella
La stazione dei Carabinieri di via San Savino nel quartiere Corticella (Ansa/Benvenuti)

Un ordigno è esploso nella notte a Bologna davanti a una stazione dei Carabinieri. Non ci sono feriti ma avrebbe potuto uccidere. L’attentato coincide con la visita nel capoluogo emiliano del premier Matteo Renzi. Le telecamere hanno ripreso tre sagome incappucciate.

 

Le modalità dell’attentato hanno fatto subito pensare all’area anarco-insurrezionalista. Ad essere colpita verso le 3 è stata la stazione dell’Arma “Corticella” di via San Savino, alla periferia della Città.

L’ordigno, esploso davanti all’ingresso, era composto da due taniche di benzina innescate da una miccia. Gli inquirenti stanno valutando con le analisi scientifiche se ci siano stati “addittivi”, come polvere pirica o altre sostanze I muri hanno tenuto ma è saltata via la porta e si sono frantumate le finestre e alcuni vasi.

Se ci fosse stato un militare dietro la porta avrebbe potuto farsi molto male. Forse anche morire. Ci sono anche le immagini di tre persone, completamente vestite di scuro, con il volto coperto e i guanti, intenti ad innescare l’ordigno davanti alla caserma. A registrarle la videosorveglianza della stazione. I tre indossano giacche tipo ‘k-way’ di cui potrebbero essersi disfatti dopo l’azione. Non si esclude che fuori dal raggio delle telecamere potessero esserci altre due o tre persone, a fare da ‘palo’.

L’attentato, secondo gli investigatori, rappresenta una salto di qualità, nelle modalità e nei danni provocati. Negli ultimi tempi a Bologna c’erano stati sabotaggi incendiari all’Alta velocità, congegni inesplosi lasciati in uffici postali e sono state intercettate lettere con polvere, indirizzate a ditte che lavorano nei Cie: tutti “segnali” di stampo anarchico che hanno destato preoccupazione, ma che però non avevano avuto l’impatto di quello che si è verificato nella notte in via San Savino. Non si ricorda un episodio del genere contro i militari, a Bologna.


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