Un dirigente medico in servizio presso il reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, Gaetano Romeo, è stato arrestato e posto ai domiciliari con una nuova ordinanza emessa dal Tribunale di Riesame etneo nell’ambito dell’operazione “Bloody Money” con cui i finanzieri lo scorso ottobre avevano portato alla luce un presunto business nel mondo della dialisi.
Romeo, secondo l’accusa, avrebbe indirizzato i pazienti presso alcune strutture private: “Le Ciminiere Srl”, di cui avrebbe acquisito “in modo occulto” una quota societaria, e presso il centro “Delta Srl”, del quale la moglie sarebbe intestataria di quote.
Un sistema ritenuto consolidato in cui i medici già coinvolti nell’indagine, alcuni dei quali in servizio presso i medesimi nosocomi pubblici, rispondevano ad una logica di “equa” ripartizione dei pazienti presso le diverse cliniche private in cui vantano interessi economici.
L’indagine di ottobre ha già visto l’applicazione di misure restrittive nei confronti di tre imprenditori, due dirigenti medici e un infermiere oltre al commissariamento di due società private.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il personale medico coinvolto nell’inchiesta approfittava del rapporto diretto instaurato con persone affette da patologie nefrologiche e bisognose di terapia dialitica per orientarli verso centri dialisi privati, nei quali loro stessi avevano diretti interessi economici.