29 Marzo 2024

Orrore a Ortona, uccide a coltellate la moglie e l’amica

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Da sinistra Francesco Marfisi, in alto le vittime di Ortona Letizia Primiterra (moglie) Laura Pezzella (amica)
Da sinistra Francesco Marfisi. Dall’alto le vittime di Ortona, Letizia Primiterra (moglie) e l’amica Laura Pezzella (Fb)

Duplice omicidio a Ortona, in provincia di Chieti. Un uomo di 60 anni, Francesco Marfisi, ha ucciso a coltellate la moglie e l’amica, Letizia Primiterra e Laura Pezzella, di 47 anni e 33 anni.

L’uomo, che è stato arrestato, è stato bloccato dai carabinieri prima che si recasse a casa di un’altra donna, probabilmente per uccidere ancora. Agli investigatori, Marfisi avrebbe confessato le sue responsabilità nel duplice omicidio.

LA DINAMICA – Secondo quanto ricostruito, la moglie Letizia Primiterra sarebbe stata uccisa nell’androne di casa di una amica dove si era appoggiata, in attesa della separazione. Dopo, Francesco Marfisi si sarebbe recato a casa di Laura Pezzella uccidendo anche lei.

IL MOVENTE – Secondo quanto trapela, Francesco Marfisi non accettava la separazione che la moglie, Letizia Primiterra, aveva avviato. Sospettava anche che tra le due donne vi fosse una relazione sentimentale.

Ha quindi prima ucciso la consorte e poi ha accoltellato a morte la sua amica, Laura Pezzella, che lui probabilmente riteneva coresponsabile della fine del rapporto. L’omicida voleva raggiungere anche un’altra donna ritenuta in qualche modo “complice” delle due vittime ma è stato fermato in tempo dagli uomini dell’Arma.

L’uomo, operaio di una società di gas, è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Ortona dove è giunto anche il comandante provinciale dell’Arma di Chieti, il colonnello Luciano Calabrò. Il coltello, arma del duplice delitto, è stato recuperato. Sul posto si è recato anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani.

Sangue dappertutto. E’ stato spettrale lo scenario che si è presentato agli investigatori. Le due donne sono state trovate riverse in un lago di sangue, colpite da diversi fendenti, oltre una trentina, sferrati con rabbia e ferocia con due grossi coltelli.


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