28 Marzo 2024

Luxottica si fonde con la francese Essilor. Del Vecchio: “Si corona sogno”

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Luxottica si fonde con la francese Essilor: Del Vecchio: Si corona sogno
Il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, in una foto d’archivio del 27 luglio 2001. (Ansa)

Luxottica va a nozze con la francese Exilor realizzando una delle più grandi fusioni “cross border” in Europa, che porta alla nascita di un colosso dell’occhialeria con più di 140.000 dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi. Sulla base dei risultati annuali del 2015 delle due società, il nuovo gruppo avrebbe realizzato ricavi netti per oltre 15 miliardi e un EBITDA netto combinato di circa 3,5 miliardi. Lo annuncia una nota in cui precisa che Delfin sarà il primo socio con una quota tra il 31% e il 38 per cento.

Per entrambi i gruppi la missione, si legge in una nota “è migliorare la vista in tutto il mondo attraverso l’innovazione come fattore di crescita, l’eccellenza operativa, lo spirito imprenditoriale e un approccio internazionale”.

Il nuovo gruppo prevede di generare nel medio termine progressivamente sinergie di ricavi e di costi per un ammontare tra i 400 milioni e i 600 milioni, con un’accelerazione nel lungo termine. La nuova realtà beneficerebbe altresì di un stato patrimoniale solido e di una forte generazione di cassa, con la flessibilità finanziaria per investire nella crescita futura organica e non. L’operazione consiste in una combinazione strategica delle attività di Essilor e Luxottica, mediante il conferimento in Essilor da parte di Delfin dell’intera partecipazione da essa detenuta in Luxottica (pari a circa il 62%), a fronte dell’assegnazione di azioni Essilor di nuova emissione sulla base del Rapporto di Scambio pari a 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica .

Se i soci di Essilor daranno il via libera in assemblea il gruppo francese promuoverà un’offerta pubblica di scambio obbligatoriasulla totalità delle rimanenti azioni Luxottica in circolazione, al medesimo Rapporto di Scambio, finalizzata al de-listing delle azioni Luxottica. Essilor diverrebbe una società holding col nuovo nome di “EssilorLuxottica”, a seguito del conferimento di tutte le sue attività operative in una società da essa interamente partecipata, che assumerà la denominazione Essilor International, e del conferimento da parte di Delfin delle proprie azioni Luxottica.

Delfin avrà una quota tra il 31% e il 38%, divenendone il primo socio. I diritti di voto di tutti i soci di Essilor Luxottica sarebbero limitati al 31% e sarebbe eliminato ogni diritto di voto doppio. Gli accordi prevedono che Leonardo Del Vecchio sia Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di EssilorLuxottica e il Presidente e CEO di Essilor, Hubert Sagnières, assuma la carica di Vice Presidente Esecutivo e vice Amministratore Delegato di EssilorLuxottica, con i medesimi poteri del Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato.

Nel cda otto amministratori saranno nominati da Essilor, oltre a Sagnières, due rappresentanti dei dipendenti, un rappresentante di Valoptec e quattro amministratori indipendenti; otto amministratori saranno nominati da Delfin, e insieme a Del Vecchio, tre rappresentanti di Delfin e quattro amministratori indipendenti. All’operazione Mediobanca ha lavorato come unico advisor di Delfin mentre per Essilor gli advisor finanziari sono stati Citigroup e Rothschild. Tra gli advisor legali Cleary Gottlieb Steen & Hamilton per Essilor, BonelliErede e Bredin Prat per Delfin.

DEL VECCHIO: “SI COMPIE UN SOGNO” “Con questa operazione – dice Leonardo Del Vecchio che lavora all’operazione con l’aiuto di Mediobanca da 4 anni – si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile”. “Finalmente, dopo cinquanta anni di attesa, due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto” commenta il presidente che aggiunge: “Continueremo ad investire in Italia e in Francia, vogliamo essere un campione europeo che mantenga forte le sue radici”. (Ansa)


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