19 Aprile 2024

Venti di guerra in Europa. Gelo Usa-Russia. Obama: Invierò armi all’Ucraina

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Soffiano venti di guerra in Europa. “Se la diplomazia fallisce gli Stati Uniti sono disposti a inviare armi letali a Kiev”. E’ questo “l’ultimatum” che gli Usa inviano a Mosca per bocca di Barack Obama. La Casa Bianca non ha ancora deciso “ma per difendere l’Ucraina dall’aggressione russa siamo pronti”, ha detto Obama in conferenza stampa con la cancelliera Angela Merkel.

Secondo Whashington Putin avrebbe violato gli accordi di Minsk. La cancelliera tuttavia si è detta “contraria”, all’eventuale decisione degli Usa di armare Poroshenko, l’esponente che è stato piazzato al potere dopo il colpo di Stato (con la cosidetta rivoluzione euromaidan), e il cui regime sta massacrando migliaia di persone nel Donbass, popolazione ucraina ma che sente filo-russa.

L’opzione in ogni caso “resta sul tavolo”, ha aggiunto Obama. “Stiamo considerando l’ipotesi di fornire armi” a Kiev “se la soluzione diplomatica dovesse fallire”. “La prospettiva di una soluzione militare è sempre stata bassa” ha detto il presidente americano e “si andrà avanti sulla strada delle sanzioni verso la Russia”, se non vi sarà da parte russa la reale volontà a collaborare per arrivare ad una soluzione sul conflitto civile a sud dell’Ucraina.

Merkel e Obama discutono della crisi Ucraina (Epa/Kappeler) venti di guerra in europa
Merkel e Obama discutono della crisi Ucraina (Epa/Kappeler)

Un corpo a corpo che fa tremare il vecchio continente e gela le diplomazie Ue, finora apparse (al netto della Germania) inadeguate ad affrontare una crisi di questa portata. E lo fanno intuire le deboli prese di posizione dell’Ue che fino al precipitare degli eventi, ha vagato nel vuoto. L’Italia è inesistente in politica estera. Federica Mogherini, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ieri aveva affermato che “non c’è alternativa alla soluzione diplomatica”, cercando di proseguire sulla linea del dialogo.

Una posizione che viene però indebolita oggi da Obama che ha eretto un muro nei confronti di Vladimir Putin a cui non vuole offrire altri margini per far acquisire a Mosca ulteriore credibilità nei confronti degli altri partner russi, quelli asiatici in primo luogo.

La linea dura del proseguimento delle sanzioni, che Obama pone come alternativa all’invio di armi a Kiev, è il fattore che più di tutti ha incrinato i rapporti tra Mosca e l’occidente dopo l’annessione della Crimea, a seguito del quale Ue e Usa in modo unilaterale hanno deciso di estromettere la superpotenza dal G8. Un braccio di ferro tra i due giganti che potrà portare ad uno scontro armato di proporzioni inimmaginabili. Con l’Ue costretta a fare da spettatore in casa propria.

Intanto Mosca rispedisce al mittente l’aut aut di Obama facend sapere che le intenzioni di nuove sanzioni alla Russia e di inviare armi a Kiev “mirano a destabilizzare la situazione”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale la Russia è “realmente interessata a risolvere la crisi”. Ma, “al contrario – ha aggiunto – tutti gli altri progetti di rinforzare le sanzioni, isolarci, di inviare armi, sono tutti passi che, purtroppo, mirano a destabilizzare la situazione”, ha spiegato Peskov, citato dall’agenzia RIA news agency.

Come aveva già fatto il presidente Vladimir Putin, il suo portavoce ha poi negato che nell’incontro a Mosca tra il presidente russo, il Cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francoise Hollande di venerdi scorso siano stati dati ultimatum a Mosca. “Nessuno può usare questi toni con noi”, ha avvertito.


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