29 Marzo 2024

Voto di scambio coi Casalesi. In manette ex assessore Alfonso Salzillo

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Alfonso Salzillo ex assessore Santa maria Capua Vetere arrestato per voto scambio col clan camorra dei casalesi
Nel riquadro Alfonso Salzillo

SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA) – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, hanno arrestato Alfonso Salzillo, 49 anni, ex consigliere e assessore del comune di Santa Maria Capua Vetere.

L’accusa lo ritiene presunto responsabile di associazione per delinquere di tipo mafioso e corruzione elettorale finalizzata a favorire l’organizzazione camorristica del clan “dei Casalesi”.

Il provvedimento restrittivo a carico di Alfonso Salzillo è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli uomini del comandante del Nucleo Investigativo, capitano Giovanni De Risi, hanno eseguito anche dei sequestri di beni mobili e immobili per un valore stimato in seicentomila euro.

L’INCHIESTA – Il provvedimento cautelare, spiega la Dda di Napoli, è stato emesso all’esito di una attività d’indagine svolta, tra il 2014 e l’agosto 2015, attraverso attività tecniche e dinamiche, corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno concordemente indicato l’ex amministratore locale quale referente nei rapporti tra la Pubblica amministrazione e la criminalità organizzata per conto del gruppo riconducibile a Nicola Schiavone, esponente del clan “dei Casalesi”, figlio del ben più noto Francesco Schiavone detto “Sandokan“, capo dell’omonimo clan e attualmente ristretto in regime carcerario ex art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario.

Come riportato dal gip nel provvedimento cautelare, le indagini hanno permesso di provare la rivelazione, da parte dell’indagato, ad alcuni componenti del clan dei Casalesi, di informazioni circa l’apertura di nuovi cantieri sul territorio di Santa Maria Capua Vetere, al fine di consentire la formulazione di richieste estorsive da parte di esponenti del clan stesso.

Gli inquirenti hanno accertato come Alfonso Salzillo, in qualità di amministratore pubblico si sarebbe prestato, nell’interesse del clan, al cambio di assegni bancari, allo scopo di impedire la ricostruzione della illecita provenienza degli stessi. Ma anche di appurare come, da candidato alle elezioni amministrative del 2011 per la carica di consigliere comunale di Santa Maria Capua vetere, per ottenere a proprio vantaggio il voto elettorale, egli abbia promesso, a due esponenti locali federati con il clan dei casalesi, la somma di 30.000 euro per il loro appoggio elettorale.

Contestualmente all’esecuzione della misura è stata sottoposta a sequestro un’attività commerciale nel settore caseario con sede in Curti (Ce) ed Ischia (Napoli), 2 appartamenti con relative pertinenze, un fabbricato rurale ed un terreno nonché titoli di credito e rapporti bancari, tutti a lui intestati e/ o riconducibili del valore complessivo di circa 600.000 euro.


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