- Salvatore Baiardo durante l’intervista con Massimo Giletti
- Salvatore Baiardo
- Salvatore Baiardo durante l’intervista con Massimo Giletti
- Matteo Messina Denaro dopo l’arresto
- Il boss Messina Denaro durante il suo arresto
- L’arresto del boss Messina Denaro
- Matteo Messina Denaro col cappellino bianco in auto coi militari del ROS
- Le fasi dell’arresto di Messina Denaro
C’è una certa sorpresa sull’arresto di Matteo Messina Denaro. E anche un po’ di “inquietudine”. A farla trapelare il pentito Salvatore Baiardo che lo scorso mese di novembre in una intervista a Massimo Giletti per “Non è l’arena” aveva profetizzato l’arresto del capomafia.
L’uomo che all’inizio degli anni ’90 aveva gestito la latitanza dei fratelli Graviano, nel corso dell’intervista aveva affermato, tra l’altro, che “l’unica speranza dei Graviano è che venga abrogato l’ergastolo ostativo”. E che al nuovo governo Meloni…“arrivi un regalino? Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso?”. E anche sulla trattativa Stato-mafia era stato netto: “Non è mai finita”.
Le previsioni supposte da Baiardo si sono avverate e ieri è puntualmente arrivato l’arresto nella clinica di Palermo. E’ vero che nell’intervista Baiano non si è mai sbilanciato con certezza, ma ha sempre “supposto” con il sorriso sornione di chi la sa lunga…
Sorgono dunque degli interrogativi: Come faceva il pentito a sapere che il superboss era gravemente malato e come ha fatto a supporre un “regalino” al governo in carica con la cattura del capomafia in modo “clamoroso”, come del resto è avvenuto?
Guarda l’intervista di Giletti a Baiardo
E quando Baiardo afferma che i Graviano vorrebbero l’abolizione dell’ergastolo ostativo (carcere a vita tout court, ndr) il collaboratore di giustizia parla di una trattativa tra stato e mafia che ancora “non è finita”. La trattativa, va ricordato, è riferita alla strategia destabilizzante con le stragi consumate tra il ’92 e ’93, in cui pure Messina Denaro avrebbe avuto un ruolo insieme ai corleonesi di Riina.
Nelle sue supposizioni Baiardo fa intendere che sarebbe meglio abolire il carcere a vita per dare la possibilità agli ergastolani di “godersi” un po’ la famiglia. La cattura di Messina Denaro potrebbe essere stata quindi concordata dallo stesso capomafia gravemente malato, a patto che, senza clamore, siano scarcerati alcuni mafiosi come i Graviano.
Ci sarà stato davvero un accordo segreto tra il Messina Denaro e apparati dello Stato, come per esempio i servizi segreti? Non è dato sapere. Di certo è una clamorosa coincidenza che il boss superlatitante è stato arrestato il giorno dopo il trentennale della cattura di Totò Riina e appena due mesi dopo l’intervista del pentito Baiardo.